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Messaggero veneto: Gotti e i difetti dell’Udinese. Vuole cambiare la difesa per potere segnare di più

Sembra un paradosso, ma con una "linea a 4" l'assetto sarebbe più offensivo I dubbi legati all'equilibrio tattico, per questo finora la mossa è stata part time

Redazione

Il punto sull'Udinese sull'apertura del Messaggero veneto nello sport.

«Ho pensato di iniziare qualche partita con la difesa a quattro»: la confessione è stata firmata da Luca Gotti prima di incrociare l'Inter, un'ammissione che non è passata inosservata e che è quanto mai di moda per l'Udinese dopo la seconda gara di fila senza neppure un gol nella casella di quelli segnati, dopo aver visto che la mossa della "difesa a 4" nei finali delle ultime tre gare, con l'idea di costruire una rimonta. Una rimonta che i bianconeri sono riusciti ad abbozzare a San Siro contro il Milan, quando hanno pareggiato il conto prima di arrendersi all'ultimo minuto all'ennesimo (il terzo) gol rossonero. Nelle altre due, con Parma e Inter, l'Udinese ha alzato il baricentro del gioco, non ha raccolto molto, ma non ha neppure subito una rete dagli avversari, segno che il famoso equilibrio tattico - il dubbio quando si tratta di cambiare modulo - non viene alterato dalla "linea a 4".LA CronologiaInsomma, può sembrare un paradosso, ma Gotti ha pensato di cambiare le carte in tavola a livello difensivo per segnare di più. Sì, perché smontando il 3-5-2 per passare a un 4-3-3 (e alle sue possibili varianti, dal 4-1-4-1 al 4-2-3-1), il tecnico di Contarina punta ad avere un maggior impatto offensivo. Ed è un pensiero che ha cavalcato già a Lecce, quando nel finale di partita allo stadio di Via del Mare, inserì Pussetto per avere un esterno d'attacco in più e anche grazie a questo coraggio fu premiato con la rete di Rodrigo De Paul nel finale di gara. Ma la presenza di Pussetto che, nel frattempo, è stato spedito al Watford, visto che qui fungeva esclusivamente da arma tattica, non è decisivo, stando a quello che ha fatto capire lo stesso Gotti. (...)

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