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Messaggero Veneto: Inter al Friuli, il ritorno di un grande ex: Handanovic

Il portiere per l'ottava volta avversario: «Più fatti e meno parole» è il motto che usa e ha sempre stregato i tifosi bianconeri

Redazione

L'apertura del Messaggero Veneto con il ritorno di Handanovic a Udine.

Sarà la notte dei grandi ex di ritorno al Friuli. L'attesa è soprattutto per Alexis Sanchez, candidato numero uno a sostituire lo squalificato Lautaro Martinez, ma guai a dimenticarsi di Samir Handanovic, (all'ottavo ritorno al Friuli) portierone e capitano dell'Inter che ha lasciato un segno indelebile all'Udinese come dimostra l'affetto con il quale il pubblico lo accoglie ogni volta che lo rivede all'opera dal vivo.Handanovic con la maglia dell'Udinese ha giocato 182 partite in serie A. Esordì nel 2005 nello spareggio-Champions con la Sampdoria quando sostituì l'infortunato De Sanctis. Doveva ancora compiere 21 anni e in porta Spalletti lo mandò anche nelle ultime due gare con Cagliari e Milan che valsero il passaporto per il preliminare. Samir era in campo nella doppia sfida con l'Arsenal e se l'Udinese restò in corsa per il passaggio del turno dopo la gara d'andata persa 1-0 a Londra, lo dovette anche a un paio di suoi prodigi.All'Inter se n'è andato nell'estate del 2012 al termine di una stagione chiusa addirittura con un piazzamento migliore rispetto all'anno prima (terzo e quarto). Il suo obiettivo era quello di giocare stabilmente in Champions League. A posteriori la scelta non è stata delle più indovinate: l'Inter è riuscita a qualificarsi per disputare la coppa con le grandi orecchie solamente al termine della stagione 2017-2018. Un portiere del suo livello (ancora oggi lo consideriamo tra i primi cinque in Europa) avrebbe decisamente meritato una squadra più competitiva capace di fargli vincere qualche campionato e alzare qualche coppa. Ma non è ancora detta l'ultima parola. "Handa" il prossimo 14 luglio compirà 36 anni, l'Inter è lontana appena tre punti dalla capolista Juventus e lo scudetto, al di là dei piagnistei di Conte, e considerando anche i rinforzi di gennaio, è una possibilità concreta. Tra l'altro Handanovic è il capitano dell'Inter, è toccato a lui raccogliere l'eredità di Icardi rispetto al quale è non solo diverso ma anche decisamente superiore per carisma e capacità di prendersi le proprie responsabilità. «Non abbiamo pareggiato per colpa dell'arbitro», ha detto domenica dopo la gara con il Cagliari, unica voce fuori dal coro delle lamentele nerazzurre.

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