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Messaggero veneto: Kevin e Stefano classiche vittime del “mal di gol”

Segnano poco, Gotti li difende: «Siamo migliorati, merito loro» Okaka prezioso nelle sponde, il nº 15 per il lavoro in copertura

Redazione

Il p'unto del Messaggero Veneto sull'Udinese.

Tutta colpa di quei due. Alla fine, visto che segnano con il contagocce, si rischia di caricare di colpe non loro Lasagna e Okaka. Riassunto delle puntate precedenti: Kevin ha firmato due gol nelle ultime 12 partite giocate, Stefano solo uno ed è logico - non giustificabile sotto tutti i punti di vista - che alla fine ci siano i due attaccanti sul banco degli imputati. Insomma, sono Lasagna e Okaka le classiche vittime del "mal di gol".Il pensiero di GottiEd è altrettanto logico che, visti questi presupposti, il tecnico sia sceso in campo in modo netto per spezzare una lancia in favore delle sue punte. «È chiarissimo che i pochi gol abbiano limitato la nostra produzione di punti in classifica, non possiamo dire il contrario, ma agli osservatori meno attenti dico che se il nostro gioco è migliorato in termini di occasioni lo si deve al lavoro dei due attaccanti che adesso sono connessi alla squadra, partecipano alla manovra. Loro sono quelli che sono additati dalla critica perché non segnano, ma bisogna dare loro grandi meriti sul resto». Già, il resto. Perché le prestazioni non si misurano soltanto con i gol, anche se per fare punti quest'ultimi servono, eccome.I numeri di LasagnaLa percentuale di realizzazione che i "fantallenatori" vanno a cercare quando devono allestire la propria formazione è ferma a 8,7. Ma ci sono altri valori che, in questo momento della stagione, vengono presi in considerazione da Gotti che utilizza spesso lo stesso refrain per leggere le partite dell'Udinese e, di conseguenza, quelle delle sue punte: «Continuiamo a lavorare così, prima o poi i gol arriveranno». Per esempio, ultimamente il numero 15 sta lavorando parecchio anche in fase di copertura, non solo quando il tecnico bianconera cerca di agitare il "bussolotto" della tattica nel tentativo di recuperare terreno sotto il profilo del risultato, come è successo ultimamente a Milano o a Parma, proponendo una punta in più. (...)

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