Il punto del Messaggero Veneto sull'Udinese che attende la Fiorentina a porte chiuse.
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Messaggero veneto: La prima volta del Friuli senza tifosi: l’Udinese avrebbe preferito il rinvio
Sabato con la Fiorentina alla presenza di pochi addetti ai lavori: il club chiedeva di spostare la gara per giocare col pubblico
Questione di particolari. Serve la firma sotto il "quadro" delle partite a porte chiuse, quella del Governo che deve ancora emettere ufficialmente l'atto che permetterà a Udinese-Fiorentina di essere disputata sabato alle 18 a porte chiuse, al pari di altre quattro partite della 26ª giornata di serie A, Milan-Genoa, Parma-Spal, Sassuolo-Brescia, Sampdoria-Verona e l'attesa sfida scudetto Juventus-Inter.Quella di ieri è stata una giornata d'attesa dopo l'annuncio del ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, che aveva anticipato la decisione del Governo di permettere la disputa delle partite nelle zone interessate da ordinanze restrittive legate al coronavirus, seppur senza pubblico, come aveva chiesto la Lega serie A di concerto con i vertici della Federcalcio. Non è in ballo una retromarcia, si tratta piuttosto di definire tutti i dettagli per "chiudere le porte". Per esempio, bisogna stabilire chi potrà entrare negli impianti interessati, oltre ai tesserati Figc che parteciperanno alla partita. Quanti potranno essere gli accreditati all'evento, tra gli addetti ai lavori? Quanti operatori dell'informazione, tra stampa e tv, potranno entrare per "coprire" ogni singola partita? Senza dimenticare che dovranno viaggiare di pari passo anche i divieti di trasferta per i tifosi delle squadre avversarie che non potranno neppure pensare di seguire i propri beniamini per restare fuori dagli stadi, come a volte e successo quando è andato in scena, per altri motivi, il campionato a porte chiuse. L'impressione è che proprio per non trascurare alcun particolare l'atto del Governo si sta facendo attendere.In casa Udinese si aspetta dunque l'ufficialità e con questa un decalogo per la disputa della partita senza pubblico. Ma c'è un retroscena su questo aspetto: fino all'ultimo il club bianconero ha spinto per rinviare l'incontro per disputarlo successivamente a porte aperte, anche perché lo stesso Spadafora ha confesseato ieri che «Forse già dal prossimo lunedì ci sarà uno stop ai divieti sugli eventi sportivi».
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