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Messaggero Veneto: L’Udinese, il Brescia e l’assenza di un De Paul che fa discutere

Gianni De Biasi, tecnico e opinionista tv, si proietta verso la sfida di sabato allo stadio Friuli affrontando anche altri temi della serie A, dall'assenza di campioni alla riscossa dell'Inter

Redazione

Apertura del Messaggero Veneto con l'intervista a DE Biasi ex di Udinese e Brascia.

«Sto aspettando una risposta da una federazione e intanto noto che non c'è nulla di nuovo e stravolgente nel nostro campionato, a parte la mancanza di equilibrio di alcune squadre che ne esaltano altre e le difficoltà sul piano atletico della Juventus, in cui gioca l'unico fuoriclasse della serie A». Gianni De Biasi scatta la sua istantanea personale dopo le prime tre giornate e lo fa dalla sua casa al mare di Cagliari, dove oltre alla scorpacciata di calcio in tv, ha anche visto all'opera il Brescia, in arrivo sabato al Friuli.De Biasi, come giudica l'inizio stagione delle sue due ex squadre?«Il Brescia l'ho visto molto bene, fa le cose semplici con grande umiltà e ha vinto senza rubare nulla a Cagliari, mentre col Bologna ha pagato oltre modo l'inferiorità numerica dopo l'espulsione di Dessena. L'Udinese ha fatto prestazione con l'Inter e ha battuto il Milan. Bene direi».A Brescia ci si aspetta la rinascita di Balotelli, ancora assente al Friuli in quanto squalificato, ma intanto Corini si sta godendo Donnarumma...«Questo ragazzo dimostra che se la si vede, la porta è uguale in serie C, in B o in A. È uno che la mette dentro e sa giocare con la squadra. Quanto a Balotelli, il problema di fondo è capire quanto abbia fatto tesoro delle lezioni. Ho la speranza che riemerga, confidando anche sulla piazza di Brescia, generosissima con i propri beniamini».Anche De Paul a Udine è un beniamino, certo è che a Milano l'ha fatta grossa...«Ha abboccato alla provocazione di Candreva, ma è il gesto di reazione, a mio avviso grave per il ruolo che ha in squadra, a essere sanzionato. Peccato davvero, perché la sua espulsione ha privato l'Udinese non tanto degli equilibri di squadra, quanto della possibilità di riproporsi con convinzione in attacco».Da tecnico esperto qual è, De Paul vale la cifra di oltre 30 milioni che la società richiede?«Premesso che il mercato è impazzito, a me sembra che non faccia ancora la differenza. De Paul non ha ancora la sua identità ed è in fase evolutiva perché non è né punta e né trequartista. E da mezzala fatica, quindi deve giocare in un ruolo di raccordo tra mediana e attacco. Parliamoci chiaro, di fuoriclasse non ce ne sono, a parte Cristiano Ronaldo» (...)

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