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Messaggero Veneto: L’Udinese vuole convincere Gotti a restare

candidati restano ancora d'attualità, anche se domenica sulla panchina dell'Udinese ci sarà di nuovo il vice del giubilato Igor Tudor: Luca Gotti. Ballardini, Zenga, Marino, Longo, Di Biagio, Carrera - e chissà chi ancora - aspettano una...

Redazione

Apertura del messaggero veneto dedicata alla panchina dell'Udinese.

I candidati restano ancora d'attualità, anche se domenica sulla panchina dell'Udinese ci sarà di nuovo il vice del giubilato Igor Tudor: Luca Gotti. Ballardini, Zenga, Marino, Longo, Di Biagio, Carrera - e chissà chi ancora - aspettano una chiamata dai Pozzo che, però, non sono intrigati dai loro curriculum. Per questo la proprietà bianconera vorrebbe convincere Gotti a fare il "capo" fino al termine della stagione. Una prospettiva già affrontato prima della trasferta di Marassi, conclusa con lo scalpo del Genoa in pugno, e che il vice promosso a "traghettatore" ha respinto in modo deciso alla vigilia della gara e anche a risultato acquisito, con argomentazioni piuttosto chiare. «Mi sono messo a disposizione affinché la società possa scegliere il nuovo allenatore con calma, non sono interessato alla gloria o ai soldi», il succo della risposta di Gotti che, proprio in virtù della già citata disponibilità, ha accettato il bis contro il Spal.Anche questa sarà una gara delicata per la truppa bianconera che, dopo il Genoa, affronterà un'altra avversaria diretta per la lotta salvezza, visto che i ferraresi sono all'ultimo posto della classifica dopo aver perso con la Samp, l'avversaria che l'Udinese troverà sulla sua strada una volta archiviata la prossima sosta del campionato. Nella testa del tecnico di Adria, quella con i blucerchiati è una gara che dovrà essere curata, nella preparazione, dall'allenatore che verrà. Nella speranze della proprietà bianconera, invece, c'è la possibilità che Gotti, convinto da un'altra risposta positiva dell'Udinese, accetti la prospettiva di una stagione da concludere con i galloni del "capo". Il motivo l'abbiamo accennato. Non convincono i prospetti sul tavolo di Gino Pozzo che, ascoltati i dirigenti, deve optare per un tecnico piuttosto che per un altro. Al massimo potrebbero essere dei traghettatori, al pari di Gotti che, tuttavia, ha già dimostrato di conoscere il gruppo e di poter operare delle scelte difficili ma accettate, come, per esempio, l'esclusione di Samir a vantaggio di Nuytinck.

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