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Messaggero Veneto: Muzzi, “Strama? Fossi in Pozzo un giorno gli darei un’altra opportunità “

Muzzi si rivede in Zapata: «Quant’è forte»

Redazione

Apertura del Messaggero Veneto dedicata all'opinione di Muzzi su questa Udinese.

 Qualche anno fa sembrava dovesse tornare a Udine per allenare nelle giovanili. E invece?

«Sì, con tutta la famiglia avevo preso in considerazione l’idea di tornare a vivere a Udine. Incontrai Andrea Carnevale per capire se c’erano delle possibilità, ma poi non se n’è fatto nulla. E così sono definitivamente rientrato a Roma».

 L’aggancio da parte di Stramaccioni?

«Quando lui allenava gli Allievi della Roma io avevo appena cominciato con gli esordienti. Andavo a seguire quando potevo i suoi allenamenti per imparare. Poi lui è andato all’Inter e ci siamo risentiti quando ha accettato la proposta dell’Udinese. Voleva avere da me informazioni dell’ambiente bianconero, conoscere un po’ tutte le situazioni».

Strama è durato un anno solo a Udine...

«E ancora adesso mi chiedo il perchè. Tenendo conto che in Friuli era appena finito un ciclo, il suo bilancio poteva considerarsi comunque positivo. Adesso che ho cominciato a lavorare con lui sono sempre più convinto che uno come Andrea è l’allenatore ideale per una piazza come Udine».

Qui dicono che aveva un rapporto un po’ difficile con i senatori: Di Natale, Pinzi, Domizzi...

«Mi sembra strano. Ad Atene i giocatori che da tempo erano al “Pana”, li ha tenuti e li ha valorizzati. Stramaccioni oggi ha 40 anni e ha già allenato Inter, Udinese e Panathinaikos. Questo significa solo una cosa: che è bravo. Fossi in Pozzo un giorno gli darei un’altra opportunità a Udine».

Due anni fa quando fu scelto per allenare l’Udinese Stramaccioni vinse la concorrenza di Delneri che da lunedì è il nuovo tecnico bianconero.

«Non conosco di persona Delneri, ma ne ho sempre sentito parlare benissimo. Mi auguro che possa fare bene, all’Udinese sono rimasto molto affezionato, ho ancora molti amici qui».

Se dovesse indicare un giocatore che in questo campionato potrà risolvere molti problemi a Delneri chi indicherebbe?

«A me piace tanto Zapata. Quando sta bene fisicamente è un iradiddio, diventa quasi incontenibile. Come me? Lasciamo perdere i paragoni, però credetemi: se sfruttato bene Zapata è un giocatore che può segnare tanti gol».

Oggi alla società viene imputato il fatto di aver smantellato completamente il blocco italiano e di non aver pensato a sostituirlo. Analisi corretta? «Io credo che in una rosa ci debba essere uno zoccolo duro di calciatori che trasmettano i valori della società e che aiuti i giovani a crescere, specialmente in una società come l’Udinese dove ci sono tanti stranieri. E poi con uno che ha allenato nel vivaio sfondate una porta aperta. Io sono per i calciatori italiani. A Udine si può puntare anche su italiani che hanno bisogno di essere rivalutati dopo esperienze negative in club di prima fascia». 

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