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Messaggero Veneto: Povera Udinese, apre subito il parco giochi per Ronaldo

Approccio deprimente e la Juve va subito sul velluto. Nel primo tempo la gara era già finita, coraggio tardivo nella ripresa

Redazione

IL commento lucido del Messaggero Veneto sulla sconfitta dell'Udinese con la Juve.

Metteteli in una saletta video per tre ore, come i gol che hanno preso dalla Juventus. D'accordo le partite da vincere per salvarsi sono altre, la prossima in casa con il Cagliari per esempio. Metterteli a vedere come ha fatto il Sassuolo a pareggiare qui allo Stadium, morendo su ogni pallone, mentre l'Udinese ieri sembrava aver risparmiato pure sulla lavanderia: dopo i primi 45 minuti c'era qualcuno che pareva ancora con la messa in piega appena fatta. Metteteli a guardare come gioca il Verona, azione dopo azione, sempre in uno contro uno, senza scomodare l'Atalanta, quella è inarrivabile. Metteteli davanti a un video affinchè capiscano che sono "vecchi", che il calcio così neppure prima di quello olandese degli Anni 70 aveva il ritmo bianconero, metteteli a guardare il pallone che si gioca con l'anima, tanto gli errori anche stavolta, come contro Sampdoria e Napoli (tre punti nel cestino per le sue sciocchezze) li ha fatti tutti Ekong - almeno per i primi tre gol juventini - letteralmente "scaturito" da un mese a questa parte.L'aspetto deprimente dell'Udinese degli ultimi cinque campionati è legato all'iscrizione a priori a un torneo a parte. Quello degli ultimi. Non fatevi ingannare dalla timida reazione della ripresa, dopo un 3-0 (con doppietta di Ronaldo) servito sul piatto dalla Juve senza problema alcuno. La squadra di Gotti sembrava imbalsamata nel primo tempo. Anzi, sembrava una squadra di Subbuteo. Avete presente i giocatorini di plastica che da decenni si sistemano su un panno verde? Ecco, sono bellini nelle loro divise dipinte con cura, ma sono inchiodati al terreno come l'Udinese. 5-3-2, più che 3-5-2. Ma non appena un passaggio filtrante bucava una linea, buonanotte ai suonatori. Anche perché là davanti per la prima volta Sarri aveva schierato il "tridente da bar", Dybala, Higuain, Ronaldo: da bar in questo caso perché è bastato uno scatto di CR7 per mandarci Ekong a farsi un caffè dopo 9 minuti. Caffè doppio, considerando che passata la mezz'ora il nigeriano ne ha bevuto un altro, facendo filtrare il pallone per il raddoppio dell'asso bianconero. A quel punto la partita era praticamente finita con l'Udinese mai capace di impensierire l'esodato (dal numero 1) Buffon. (...)

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