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Messaggero Veneto: Saltano quattro tappi al Friuli

Non accadeva da quasi tre anni: l’Udinese va sotto, soffre, rimonta il Palermo e dilaga

Redazione

L?analisi del Messaggero Veneto sulla vittoria dell'Udinese sul Palermo

 Lo spettro rosanero stavolta sparisce dopo una fugace apparizione. Il Friuli non è terra di conquista come la scorsa stagione per il Palermo che, dopo lo stop dell’Empoli, vincendo a Udine avrebbe potuto riaprire la corsa salvezza. Ma la differenza in campo, alla fine, una volta scacciato il “fantasmino” con un supergol di Thereau, è stata evidente come testimonia il 4-1 conclusivo: quattro “tappi” come non accadeva dal settembre del 2014 con Stramaccioni in panchina e il Parma avversario. Eppure il primo tempo è per almeno mezz’ora un incubo. Con Scuffet in porta (per sostistuire l’infortunato Karnezis), con Angella al posto di Felipe (secondo forfait) e il solito Badu da intermedio – come direbbero a Coverciano – là dove agiva Fofana, l’Udinese non ottiene molto dalle sue stelle e stelline. Così Widmer è autore di una giocata leggera che agevola la rete di Sallai e il sorriso del neopresidente Baccaglini in tribuna con al fianco il consigliere di Zamparini, Angelo Baiguera. Meglio marcarlo a uomo, il closing non è ancora cosa fatta in quel di Palermo. Poco più in là il volto di Gianpaolo Pozzo si rabbuia vedendo la sua Udinese giochicchiare senza lampi, soprattutto al centro del campo, dove Hallfredsson e Badu. E De Paul, pur avendo i mezzi (tecnici), non pare in giornata: parte da destra, in quello che è il consueto 4-3-3 di Delneri quando all’inizio in campo c’è anche Thereau, ma sbaglia molto. E il francese? A tratti abulico, viene punzecchiato dal Friuli che si vede costretto a inseguire i siciliani, ma l’alternativa Zapata non sembra in avvio puntuale come nelle scorse domeniche, quando di fronte c’erano Juventus e Pescara. Ma il signor Cirillo, sarà anche irritante quando sembra ignorare i compagni, ma è una sentenza quando estrae dalla fondina la sua colt spara calcio: Gigi gli chiede di partire alle spalle di Zapata in una sorta di 4-4-1-1 e lui dopo pochi minuti fa partire un destro da fuori area che infilza Posavec proteso in tuffo. Uno a uno. Il risultato migliore per andare all’intervallo, un intervallo che rigenera l’Udinese che, non a caso, si ripresenta in campo con un altro piglio. Così quando Thereau ha finito la benzina e fa spazio a Perica, il tragitto pare quasi in discesa, nonostante il risultato sia ancora in equilibrio. Ma ai bianconeri bastano due minuti per ribaltarlo al quarto d’ora della ripresa: 2-1 su corner di De Paul per Zapata e dopo altri otto giri di lancette le parti si invertono, il Panteron produce un’accelerazione sulla sinistra, l’argentino conclude in rete dimostrando di essere l’altra pedina in più dell’Udinese nella seconda parte di gara

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