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Messaggero Veneto: Solamente l’Inter corre più del Parma, l’Udinese deve alzare i giri del suo motore

Gli emiliani percorrono 110 km a gara, ma sono poco precisi Le due squadre eccellono nelle palle rubate: 2º e 3º posto

Redazione

L'apertura del Messaggero veneto sulla situazione in casa Udinese.

Più gol fatti e meno subiti, ma soprattutto una vittoria in più e due sconfitte in meno. La sfida tra Parma e Udinese nasce su questo presupposto numerico che riflette e motiva il perché di una classifica in cui gli emiliani si stanno "abbronzando" al settimo posto, a due punti dal caldo riflesso della zona Europa League, mentre l'Udinese è 14ª, a soli quattro punti dai crociati. Sette posizioni di differenza sono dunque raccolte in soli quattro punti, un dato che apre a mille considerazioni, ma che suggerisce soprattutto di ricercare dove e come il Parma ha fatto meglio dei bianconeri con cui condivide comunque una discreta serie di voci, a cominciare dal posizionamento in campo, riassunto dai 47 metri di baricentro medio che accomuna due squadre dedite al caro e vecchio contropiede e non certo al predominio del gioco di possesso. È proprio nello sviluppo delle azioni che bisogna quindi cercare, a partire dal solco creato dagli emiliani sulla corsa, sul dinamismo, là dove il Parma di D'Aversa risulta la seconda squadra del campionato in chilometri percorsi, a quota 110 di media a partita, due in meno dell'Inter di Conte, uno in più della Juve, Verona, Lecce e Atalanta, ma soprattutto quattro in più dei bianconeri di Gotti, appena in 15ª posizione. Correre però non basta, bisogna vedere come e con chi si corre, e qui la specifica individuale dice che se nell'Udinese il top runner è il centrocampista Mandragora (10.86 km.), Kurtic e Kulusevski ne fanno di media due in più, con tre centrocampisti emiliani nei primi tre posti, mentre ci sono Larsen (un esterno) e Nuytinck tra i primi tre bianconeri in classifica. (...)

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