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Messaggero Veneto: Un regalo e un gol sbagliato L’Udinese torna a mani vuote

Firenze ancora amara: i bianconeri pagano cara un'altra giornata da "wanted" di De Paul e la cronica sterilità offensiva

Redazione

L'apertura del Messaggero Veneto sulla sconfitta dell'Udinese.

 Tornare a casa da Firenze con l'amaro in bocca è capitato altre volte, anche se non è stato a termine della "partita da pranzo"' come dico gli inglesi. Stavolta l'Udinese ha pagato forse l'unico errore che ha commesso, mettendo in evidenza quindi tutte le proprie difficoltà in fase offensiva, difficoltà che non si sono dissolte sotto la spinta dell'adrenalina neppure pochi attimi dopo, quando un diagonale di Lasagna non si insacca d'un soffio, complice una parata anche fortunata del portiere viola.C'é tutta l'Udinese di questi tempi già nei primi 45 minuti del Franchi. Tudor per risolvere il problema del gol (ultimo attacco dell'intera serie A visti i due gol del Milan nell'anticipo) inserisce nella lista sia Okaka, sia Nestorovski, lo stesso tandem della sfida vinta col Bologna, un po' a sorpresa, visto che ci si immaginava un undici iniziale più coperto, sullo stile di quanto era successo qualche settimana prima San Siro, contro l'Inter, nell'ultima gara giocata (per una mezzoretta, poi l'espulsione) da De Paul. Invece, al di là del tandem d'attacco, è proprio la posizione di Don Rodrigo la cartina tornasole di un atteggiamento più offensivo. O almeno potenzialmente più offensivo. Il tecnico di Spalato, infatti, per poter schierare tutti i suoi cannoni chiede ai bianconeri una compattezza maniacale nell'applicazione di un classico 3-5-2. E con la squadra "corta", come si dice in gergo, anche due come Ribery e Chiesa fanno fatica.Sull'altro fronte, quello d'attacco, restano i dolori: ci sono pochi spazi, ma troppo spesso De Paul non è illuminante nell'ultimo passaggio, mentre Okaka e Nestorovski non si trovano molto nelle combinazioni davanti all'area. L'impressione è che all'Udinese manchi sempre un centesimo per fare un soldo, o meglio un gol. Dopo la mezz'ora ci riesce proprio con il macedone, ma la sponda di Opoku non è di testa, ma con il braccio destro, così l'esordiente Prontera, annulla la rete arrivata su una azione da calcio d'angolo dopo il suggerimento del Var Calvarese di andare a dare un'occhiatina al video. Zero a zero, 3 a 3 i tiri in porta. Parità assoluta. L'impressione? Che all'Udinese per romperla servirebbe la velocità di Lasagna abbinata al mestiere di Nestorovski.

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