Molla Wague sarà uno dei protagonisti della prossima stagione, dopo che nell'ultima è stata una delle sorprese, fermato solo dall'infortunio. Al Messaggero Veneto racconta che «non mi aspettavo di giocare dieci partite, e tra tutte le difficoltà avute. La prima è stata la lingua, poi ho dovuto saltare buona parte della preparazione per un infortunio al ginocchio, poi c’è stata la Coppa D’Africa dopo Natale, in cui sono andato bene, e infine l’infortunio al flessore nell’ultimo mese di campionato. Ecco perché sono contento delle dieci partite, con due gol segnati».
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Messaggero Veneto, Wague: Studiavo da regista, poi…
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Il prossimo anno potrebbe “scalare” per partire titolare. Lei se lo aspetta? «Non lo so, ma di certo voglio restare qua perché la società è buona, e questo è il posto ideale per migliorare. Il lavoro è molto più intenso che in Francia, e anche la tattica è più difficile. Mi sento cresciuto».
Ha scelto anche di cambiare ruolo in campo, vero? «Sì. Mi piacevano Gerrard e Lampard e per anni ho giocato col numero dieci e otto sulle spalle. Ho cominciato al Paris football club, una piccola squadra di Parigi, e poi sono passato al Caen, dove l’allenatore mi fece scegliere, dicendomi anche che con quel fisico lì avrei dovuto stare dietro. É nelle giovanili del Caen che ho conosciuto Heurtuax, poi col tempo mi sono ispirato a Thuram, che era un idolo in Francia e al belga Kompany, a cui penso di somigliare».
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