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MV, Amoroso: «Cinque pedine per rinforzare l’Udinese»

Marcio Amoroso sarà l’ospite d’onore al club di Orsaria. Intanto il brasiliano (in questi giorni in  Friuli) ha parlato al Messaggero Veneto: «Servono cinque giocatori titolari per rivedere l’Udinese competitiva» Per Amoroso,...

Monica Valendino

Marcio Amoroso sarà l'ospite d'onore al club di Orsaria. Intanto il brasiliano (in questi giorni in  Friuli) ha parlato al Messaggero Veneto: «Servono cinque giocatori titolari per rivedere l’Udinese competitiva»

Per Amoroso, che ha visto anche altre gare dell'Udinese l'impressione è chiara: «Quella di una squadra che necessità di giocatori di qualità in mezzo al campo. Guilherme? Secondo me non può giocare nel ruolo in cui è stato impiegato domenica. In Italia può fare solo il trequartista e quindi muoversi dalla metacampo in avanti facendo un po’ quello che faceva Rosicky nel Borussia Dortmund ai miei tempi. In Brasile agiva da centrocampista offensivo». Mi dicono che Allan verrà ceduto e quindi serve una mezzala. Poi anche un’alternativa a Pinzi davanti alla difesa: Giampiero non è più un ragazzino e dietro di lui serve un’alternativa all’altezza».

In avanti  «se Totò, come credo, giocherà ancora un anno, servirà affiancargli un attaccante veloce che abbia caratteristiche diverse dalle sue e da quelle di Thereau. A Di Natale, ormai non si può chiedere il movimento di una volta, ha bisogno di giocare vicino a qualcuno che con la sua velocità gli aprà quegli spazi che poi lui sa sfruttare. Agire al fianco di Totò non è semplice, ma se una punta è sveglia, può trarre grossi vantaggi dal fatto di giocare al fianco di Di Natale. Lui è l’osservato speciale e chi fa coppia con lui se è intelligente può godere della libertà necessaria per segnare parecchio».

Amoroso e i brasiliani dell'Udinese: «Per i sudamericani è difficile adattarsi in fretta al vostro calcio. Tra i giovani che ci sono all’Udinese io punto su Evangelista. Il ruolo? Secondo me è un trequartista molto più offensivo di Guilherme».

Strama?  «É giovane. É vero che ha vissuto un’esperienza importante all’Inter, ma non facile arrivare in un club come l’Udinese e fare subito bene. Vale lo stesso discorso per i giocatori: bisogna dargli tempo».

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