Sul Corriere dello Sport-Stadio Giovanni Brignardello ha parlato delle difficoltà legate alla ripartenza:
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Preparatore Atletico Udinese: “Servirebbe almeno un mese di preparazione”
Il preparatore bianconero ha parlato delle difficoltà legate alla ripartenza
“Nello scenario che si prospetta non ci alleneremo a giocare a calcio, ma estrapoleremo situazioni di tipo atletico o tecnico rispettando il distanziamento, evitando il contatto fisico, dividendo in piccoli gruppi o addirittura individualmente il lavoro, annullando di fatto tutte le esercitazioni che vanno nella direzione del gioco: cioè il possesso, le partite a campo ridotto, le situazioni difesa contro attacco. E’ sbagliato concentrarsi solo sull’aspetto fisico del calciatore, su come risponderanno i suoi muscoli“.
Come allenarsi con i preliminari senza arrivare mai al dunque.
“Io dico: avremo gli ingredienti ma non potremo fare la torta. Per noi preparatori il problema sarà il tempo che avremo a disposizione. Provo a spiegarmi: se io ho disposizione due settimane di allenamento con distanziamento sociale e uno di allenamento specifico e poi gioco 2 partite alla settimana per un mese e mezzo allora non c’è logica metodologica. Niente ti allena alla partita come la partita. Lo sappiamo noi e lo sanno i calciatori. Tutti gli altri mezzi sono di supporto“.
Di quanto tempo avete bisogno per rimettere in sesto il calciatore?
“Guardi, si può fare tutto, ma non è questo il punto. Ragionevolmente meno di quattro settimane sono poche, con un mese a disposizione si può ragionare“.
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