news calcio

Rizzoli: “Arbitri pronti alla ripresa. No all’isolamento, sarebbe più rischioso”

Redazione

Il Designatore Arbitrale Nicola Rizzoli ha parlato della ripresa del campionato di Serie A e della posizione dei direttori di gara

Il Designatore Arbitrale Nicola Rizzoli ha parlato della posizione dei direttori di gara relativamente alla ripresa del calcio italiano. Queste le sue parole a La Gazzetta dello Sport: "Fermo restando che aspettiamo anche noi l’incontro del 28 maggio col ministro Spadafora, abbiamo alcune ipotesi. A partire da un raduno di controllo anche medico-clinico per una settimana in una delle nostre sedi. Si terrà prima della ripresa del campionato. Anche perché in tempi normali, dopo il campionato, fra giugno e inizio luglio facciamo tutte le visite, quindi i certificati sarebbero in scadenza a stagione ripresa. Considerando quanto sarà fitto il calendario sarà l’occasione per farli insieme a tutti i test fisici per vedere il grado di affidabilità degli arbitri. E con i tamponi e i test sierologici che stabilirà il protocollo".

Ipotesi ritiro per gli arbitri

"La differenza principale tra le squadre e gli arbitri è che se dovessimo fare per tutti i nostri un ritiro chiuso avremmo nel gruppo circa 100 persone fra arbitri di A e B, assistenti, numero che salirebbe ulteriormente con lo staff tecnico. Di questi ogni giornata 10 gruppi da 6 partirebbero per dieci posti diversi. Partirebbero puliti e sicuri dopo aver fatto il tampone, al rientro il tampone verrebbe fatto una volta rientrati nel gruppo. Se durante il viaggio uno di questi contrae il virus a quel punto devi fermare tutti, questo significa non garantire il campionato. Anche con la Uefa e le varie federazioni con cui abbiamo un panel in cui ci confrontiamo con gli altri designatori una delle prime considerazioni che abbiamo fatto era proprio questa: il ritiro chiuso per gli arbitri, che non viaggiano con charter o treni riservati come i calciatori, avrebbe amplificato il rischio. Quindi isolarli è meglio che assembrarli".