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Così lo annuncia lo speaker dello Stadio Friuli, una lunga serie di erre stile mitragliata, e se contro l'Atalanta dapprima ha fallito il bersaglio quando si è ritrovato solo di fronte a Berisha, non ha invece fallito quando allo scadere del primo tempo si è presentato sul dischetto realizzando in un momento importantissimo per l'Udinese e per la partita il gol del momentaneo pareggio.
Carattere, determinazione, orgoglio, voglia di primeggiare. Altro che “el pollo”, dovrebbero chiamarlo “el grinta”. Il ruolo di laterale comincia stargli stretto, e seppur da sempre quella è una zona del campo che stimola dribbling e fantasia, De Paul queste caratteristiche le manifesta invece naturalmente quando viene impiegato in mezzo al campo. Il suo amore per il pallone è ormai noto a tutti, difficilmente se ne priva rapidamente e a volte questo lo ha portato a commettere errori ingenui, ma se gioca come nella seconda parte di gara contro l'Atalanta, può essere determinante, devastante e trascinante per la squadra.
Ogni volta che si inseriva palla al piede uno, due e poi tre giocatori bergamaschi gli correvano dietro per provare a portagli via il pallone, le attenzioni erano tutte su di lui, forse anche per questo Barak ha avuto maggiore libertà e minore attenzione da parte degli avversari permettendogli di arrivare alla splendida rete che ha realizzato.
Anche De Paul, come altri giovani dell'Udinese, è alla ricerca della continuità di rendimento, ma giocando con l'atteggiamento visto domenica siamo sicuri che sentiremo più spesso lo speaker annunciare : “e con il numero dieci Rrrrrodrigo De Paul”. El grinta.
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