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Il Pordenone con la Cremonese per il primo vero test contro una cosiddetta grande. Bruno Tedino usa una metafora per evidenziare quello che aspetta i Ramarri: «Se usi un dito difficilmente riuscirai a far male, ma se stringi le cinque dita in un pugno puoi stendere anche l'avversario più pericoloso. Un dito è la squadra, uno è lo staff tecnico, uno la società, uno i media e uno, forse il più importante, è il popolo neroverde. I primi 5 turni sono andati meglio del previsto. Se le 5 dita sapranno stringersi e lavorare bene, potremo anche ambire a qualcosa di più». Insomma c'è poco altro da aggiungere.
«Nelle prime 5 partite abbiamo affrontato avversarie abbordabili, ma non per questo meno pericolose. I ragazzi le hanno sfidate con la giusta mentalità e maturità, senza distrazioni. Ora la Cremonese è squadra ben disposta, difficile da superare per vie interne. Bisogna aggirarla e aggredirla con fraseggi veloci».
Per arrivare a farlo Tedino confermerà il 4-3-3 e gli uomini che hanno asfaltato la Pro Patria. Appuntamento alle 17:30 al Bottecchia.
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