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Il coronavirus "potrebbe essere l'agente patogeno del secolo che temevamo". Lo ha detto il patron della Microsoft Bill Gates che con la sua fondazione benefica è in prima linea nella lotta alla povertà e alle malattie nel mondo. "Io spero che che non sia così pericoloso ma dobbiamo dare per scontato che lo sia fino a quando non venga provato il contrario", ha ammonito Gates in un articolo pubblicato sul New England Journal of Medicine. Per Gates, il Covid-19 pone maggiori rischi rispetto alla pandemia influenzale del 1957 che negli Usa uccise 66.000 persone. "Innanzitutto uccide anche adulti sani oltre ad anziani con problemi di salute - osserva Gates - e poi la persona media infettata trasmette il virus ad altre 2 o 3, un tasso di crescita esponenziale". Inoltre, il tasso di mortalità "è molto più alto rispetto a quello di una tipica influenza stagionale".
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