L'ex arbitro Luca Marelli ha analizzato ai microfoni di Dazn i casi arbitrali del match di ieri sera. Il primo ad essere analizzato è stato l'episodio dell'uscita di Maduka Okoye su Arek Milik nel primo tempo:
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Udinese, Marelli: “Su Milik mai rigore. Il braccio di Perez era in appoggio”
"Il contatto lo abbiamo visto, è simile a quello di Sommer, ma c'è una differenza, che questo non è un colpo diretto alla testa, ma è un colpo con l'avambraccio che scivola sulla nuca. E' un episodio che a me ricorda quello di Maignan in Cagliari-Milan. Poi si può essere d'accordo o meno, ma la linea che viene tenuta dall'Aia in questo momento è proprio questa, di punire le uscite imprudenti che portano a un colpo diretto. E secondo me questa è la linea corretta, proprio perchè se dovessero essere puniti tutti questi contatti con gli avversari sarebbero troppo penalizzati i portieri. Questa è una linea corretta, una colpo diretto con una linea imprudente va punito, questi contatti devono essere invece lasciati al campo".
Marelli è poi intervenuto sul presunto fallo di mano di Perez: "Il destro di Milik ha effettivamente colpito la mano di Nehuen Perez, ma il braccio del centrale argentino era ancorato al terreno di gioco. Perez aveva il braccio in appoggio, pertanto il tocco non è punibile con il rigore. Questo è proprio un caso da regolamento, per questo il check del Var è durato solo pochi secondi". Infine sul gol annullato a Milik: "Complimenti all'assistente che ha segnalato che il pallone fosse uscito sul corner battuto a rientrare da Chiesa. Le immagini hanno confermato che la palla era aldilà della riga di fondo di qualche centimetro".
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