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Tuttosport: Bologna, finale felice contro l’Udinese

Del resto il treno della partita aveva imboccato il binario giusto per i bianconeri: dopo il gol di Okaka nel primo tempo, all'Udinese non restava che fare ciò che gli riesce meglio, ovvero compattarsi con ordine, chiudendo anche gli spifferi e...

Redazione

Il commento di Tuttosport alla gara tra Bologna e Udinese.

Il Dall'Ara si libera per la 5ª volta quest'anno in un grido liberatorio durante il recupero. Quasi un appuntamento fisso per il Bologna, che ha coronato col gol di Palacio al 92' una ripresa a tratti confusa, ma sempre volitiva. L'Udinese deve rimandare ancora l'appuntamento con la vittoria nel girone di ritorno, quando ormai sembrava fatta. Del resto il treno della partita aveva imboccato il binario giusto per i bianconeri: dopo il gol di Okaka nel primo tempo, all'Udinese non restava che fare ciò che gli riesce meglio, ovvero compattarsi con ordine, chiudendo anche gli spifferi e provando a ripartire. Il piano però non è riuscito fino in fondo, come ammette Luca Gotti: «Aver lasciato questi due punti dopo il 90’ ci provoca un grande dispiacere. Non mi è piaciuta la ripresa. Se nel primo tempo abbiamo ricalcato i canoni giusti, ritenevo poi che dovessimo avere una capacità migliore di gestire la palla. Ho cercato di dare palleggio e personalità coi cambi. L'importanza del risultato ci ha condizionati. L'idea di difendere il fortino ha preso il sopravvento. Se non avessimo preso quel gol, ne avremmo parlato solo nello spogliatoio. Invece la realtà è che torniamo a casa con un solo punto». 

quanti assenti 

Nella prima parte la gara è stata a lungo noiosa e bloccata, con pochi spunti interessanti. Poi quando l'ottimo De Paul ha trovato la testa di Okaka al 33' per la quinta rete dell'attaccante trentenne, di cui 4 di testa, il Bologna - 21 partite di fila in cui becca gol, Coppa Italia compresa - è poi sembrato incapace di alzare il ritmo, almeno fino all'intervallo. I rossoblù si sono presentati con dieci assenti, essendosi aggiunto in mattinata pure il febbricitante portiere Skorupski, avvicendato da Da Costa. Però l'undici di partenza era comunque formato da giocatori di prima rotazione. Il più in difficoltà è stato il danese Skov Olsen, piazzato sulla trequarti, mentre probabilmente sarebbe stato più a suo agio in fascia. (...)

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