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Scriveva il grande Edgar Alla Poe in una delle sue poesie, ‹ Colosseo, di Roma perfetto simbolo: eterno reliquiario ›. La metafora era allargata all’Italia, già allora vista come un fantastico posto eternamente trascurato dove ancora non si è capito se è il più a sud dei paesi del nord o il più a nord dei paesi del sud. L’Italia immobile su tutto, l’Italia debole con i forti e forte con i deboli, l’Italia delle eterne discussioni: come quella sulla tecnologia in campo. Ribadiamo: tecnologia, non moviola.
L’Italia degli sperperi eterni preferisce arbitri di porta che hanno opinioni diverse dall’arbitro, piuttosto che sensori che dicano se un pallone è entrato.
Non sarebbe nulla se questa cosa non fosse costata ben 6 punti all’Udinese tra Milano con Valeri e Guida con la Roma.
Se ne parlerà per un po’, non troppo perché è capitato all’Udinese non al Milan come un anno fa con Muntari, quando le pagine dei giornali si riempirono per giorni e giorni. Vedrete, domani tutto sarà dimenticato, c’è Juve-Inter di cui parlare.
Rimane l’amarezza per un calcio che non piace: ci si ricordi una cosa, non sono i palazzi belli fare buoni politici, altrimenti l’Italia avrebbe il fior fiore dell’intellighenzia mondiale. Sono gli uomini a rendere importanti i palazzi. Per cui non meravigliatevi se gli stadi sono sempre più vuoti. Purtroppo in Italia si parla, ma non si fa. E siamo certi che come si può leggere nelle cronache dagli anni '80 (da quando c'è la tv) ad oggi, si continuerà ancora a dibattere. Perché i giornali devono vendere, gli spazi tv devono essere riempiti, gli stadi svuotati perché una pubblicità ha più effetto sul divano col quotidiano preferito o davanti al televisore.
Rimane anche la fiducia: l’Udinese ha tenuto testa alla Roma, ha giocato, ha reagito, ma non si possono battere i fantasmi, perché i fantasmi non esistono, non dovrebbero esistere.
Questo dimostra che il lavoro che sta facendo Stramaccioni è di tutto rispetto e non sempre gli incubi possono materializzarsi. Se è vero che torti e favori alla fine si bilanciano, allora l’Udinese prima o poi recupererà i sei punti persi a causa di Valeri e Guida. Li recupererà perché ha le possibilità, li recupererà perché sta scoprendo e riscoprendo giocatori come Geijo (buono il suo gioco di sponda) e Silva (ottima la velocità). sta anche ritrovando solidità dietro, perché gol fantasma a parte, ha subito solo quando si è gettata in avanti per trovare il pareggio.
Dalle paure devono nascere rabbia e convinzione: gennaio, in fondo, ora regala un calendario abbordabile e quanto sarebbe bello cercare davvero di andare avanti in coppa.
Insomma, di Guida si è detto tutto, si inizi a pensare al Sassuolo.
"Moval@Mondoudinese
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