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L'Udinese deve giocarsi la salvezza a Bergamo in una calda primavera. Non è solo attualità, la memoria riporta a quel 10 giugno 2001, quando i bianconeri devono assolutamente vincere al vecchio Comunale per mantenere la categoria. La squadra si appoggia su Roberto Muzzi, che ripaga della fiducia al 30': contropiede con il romano che si apre uno spazio centrale e mentre sta per cadere a terra riesce a colpire da sotto la palla che compie una imprevista parabola, scavalca il portiere Pelizzoli, colpisce la traversa e finisce in rete.
E' la rete partita, ma l'Udinese deve soffrire fino alla fine. L'Atalanta, memore della retrocessione a causa dei friulani patita nel 1998, vuole dedicarsi e Carrera sprona i compagni. La ripresa è un assedio, il friulano Ganz prende un palo clamoroso, ma alla fine quel gol di Muzzi vale partita e salvezza.
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Spalletti non venne però riconfermato dopo essere stato chiamato al posto di De Canio, oggi sulla panchina bianconera nella situazione analoga che visse allora il suo omologo. Al suo posto l'Udinese aveva già scelto Ventura.
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