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Nell'Udinese di Gotti più di un giocatore ha ritrovato la tranquillità mentale per poter esprimere appieno il proprio potenziale, riuscendo a metterlo a disposizione di una squadra che avrebbe una posizione ben più allettante in classifica, se solo non avesse quel "piccolo" vizio di non riuscire a fare gol, ma questa è un'altra questione. Torniamo a chi, accanto alla luce di stelle come De Paul e Musso, è riuscito in punta di piedi a inserirsi perfettamente nel meccanismo bianconero come la tessera mancante di un puzzle. E questa tessera è Ken Sema. L'adattamento al calcio italiano, più attento alla fase difensiva, non è stato né immediato né semplice per il giocatore danese che proviene dalla Premier League. Dotato di forza fisica e grande corsa, inizialmente più di qualche volta per impeto "dimenticava" di tornare a difendere. Ma l'umiltà non gli è mai mancata né la voglia di impegnarsi e lavorare per la squadra, permettendogli sempre di continuare a crescere. E così Ken Natla Sema è diventato per l'Udinese il pezzo imprescindibile della corsia di sinistra, nonostante più di qualche club gli abbia già messo gli occhi addosso.
Autore di due reti in maglia bianconera, Sema è l’esterno che crea più superiorità numerica. Il giocatore danese è il laterale (escludendo ali ed esterni offensivi) che vince più dribbling: 2.1 per 90′.
Che dire, Ken Sema è decisamente una scommessa vinta per la società bianconera.
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