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"Dopo quasi quattro stagioni trascorse in Italia, finalmente per Samir arriva la chiamata nella Nazionale brasiliana da parte del ct Tite. Il difensore bianconero attribuisce la disciplina e l'obbedienza tattica al calcio italiano dove è cresciuto professionalmente: "Quando giocavo in Brasile ho avuto molti infortuni. Di solito il Flamengo gioca 70 partite all'anno, io ne ho giocate 20, 25. Per un atleta di 18 anni è molto poco. Non ero professionale come lo sono ora, la mia testa è cambiata molto. La mia esperienza in Europa mi ha aiutato molto. Sono riuscito a mantenere un ritmo che non avevo in Brasile a causa degli infortuni. Sono molto contento della regolarità con cui ora gioco all'Udinese. Penso che sia importante essere versatili. Ho giocato a sinistra, dove non avrei mai immaginato di giocare. Ma penso sia importante. Quando l'allenatore guarda in panchina deve pensare: "So di poter contare su quel giocatore". Zico? Non solo lui, anche Amoroso è molto amato dai friulani. Ai miei inizi all'Udinese Zico venne a trovarci, si è fermata la città. Zico è Zico, una grande figura per tutti noi. Mi ha dato dei consigli. Amoroso mi ha dato buone informazioni sulla Nazionale, quindi devo ringraziarli entrambi".
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