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La Triestina e il Fontanafredda si giocano la salvezza in 90 minuti

La Triestina al Rocco con la Liventina, il Fontanafredda contro il Montebelluna in trasferta per evitare l'Eccellenza

Redazione

La Triestina si gioca il playout contro la Liventina al Rocco, un vantaggio non da poco per i giuliani. «Sappiamo che è una partita che va giocata per vincere, perché pensare solo a difendere lo 0-0 sarebbe molto pericoloso. Siamo anche consapevoli dell'apporto dei tifosi, siamo carichi per affrontare l'impegno. Insomma, tra società, pubblico, fattore campo e due risultati su tre a disposizione, credo ci siano tutti gli ingredienti per far bene. Ora ovviamente tocca ai giocatori», ha detto Mauro Milanese a Il Piccolo.  «È la partita salvezza. Vediamo quanti vogliono bene fisicamente alla Triestina. E poi è l'ora di gioire al Rocco: so che sembra una cosa strana per la Triestina, ma in un certo senso è ora di sverginare lo stadio. Spero ci sia più gente possibile, tutti devono dare il loro contributo e sentire l'orgoglio di appartenenza. Bisogna seguire il modello inglese: più gente c'è e più la squadra può essere forte. Il vero azionariato popolare è quello di seguire la squadra allo stadio: un contributo alle risorse economiche deve venire anche dai tifosi, che devono sentirsi orgogliosi di pagare un biglietto per fare più forte la propria squadra ».

In casa Fontanafredda non ci sarà il pubblico di casa a Montebelluna e l'aspetto ambientale potrebbe essere determinante. In trasferta i friulani hanno vinto quest'anno solo il 4 occasioni: a Castelfranco (1-0), a Monfalcone (2-0) e a San Martino di Lupari (2-1) e ad Abano. «Vero - ammette il presidente  Giampietro Bertolini  a Il Gazzettino -, ma è altrettanto vero che nelle ultime 5 partite abbiamo incassato 11 punti e stiamo viaggiando sulle ali del vento. Anzi, spero che la pausa non ci abbia danneggiato. Intendo  dal punto di vista psicologico. Perché sul campo i ragazzi stanno lavorando bene. Non avremmo dovuto essere nei playout. In quest’ultima parte di stagione abbiamo dimostrato di valere una classifica ben diversa. Siamo stati condizionati da sfortuna, infortuni, squalifiche e, non ultimi, arbitraggi penalizzanti. Da aprile in poi -- abbiamo fatto una grande rimonta agganciando lo spareggio. La squadra sta bene. Nell'ultimo match con il Calvi  ha saputo reagire di cuore, di gamba e di testa ribaltando il risultato (3-2) negli ultimi 10'. Adesso i ragazzi devono "solo" completare l'opera».

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