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Pordenone sconfitto ma non ridimensionato

Il Pordenone esce sconfitto sia col Salò sia col Cittadella, ma non p ridimensionato. Assenze pesanti hanno influito

Redazione

Il Pordenone dopo due sconfitte consecutive (Salò e in casa col Cittadella) torna con i piedi per terra. Non appena si è accarezzato davvero il sogno play off per la Serie B ecco le due docce fredde che hanno rimandato nella Terra di Mezzo i neroverdi.

A consolare c'è il gioco della squadra di Tedino, uno dei migliori della categoria, ma è ovvio che qualcosa manca a livello di organico. Anche il tecnico l'ha detto chiaramente, non si possono regalare troppi giocatori a una squadra come il Cittadella.

«Per la prima volta mi sento battuto meritatamente», ammette Mauro Lovisa a Il Gazzettino.  «Se avessimo incontrato il Cittadella un mese fa  forse le cose sarebbero andate un po’ diversamente. Sabato invece i granata erano nel loro momento migliore e noi, forse, nel nostro peggiore. Non è possibile "regalare" a un'avversaria da primissima fascia giocatori come Pederzoli, Finocchio, Marchi e Strizzolo. Senza nula togliere a chi li ha sostituiti».

Ora non serve altro che guardare avanti. Ma nessun ridimensionamento: «No, direi richiamato alla realtà. Noi abbiamo un obbligo solo: arrivare a quota 40 più rapidamente possibile. Una voltà lì, con la mente libera, ci divertiremo di più». Come contraddirlo? Del resto solo 5 mesi fa il Pordenone era retrocesso, ma oggi nonostante queste due sconfitte quel momento appare lontano anni luce: la squadra c'è, il gioco anche, alcuni episodi questuano sono stati decisamente negativi, insomma non sono queste battute d'arresto a far cambiare giudizio.

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