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Tedino: Il segreto del Pordenone? Un progetto serio. L’Udinese? Si riprenderà

Bruno Tedino fa esprimere al suo Pordenone il miglior calcio della Lega Pro. Il segreto è che tutti lavorano per il progetto. L'Udinese? Si riprenderà: lo dice uno che conosce bene anche Pontisso, Scuffet, Meret, Coppolaro

Redazione

Il Pordenone, lo scriviamo da tempo, gioca il miglior calcio probabilmente della Lega Pro, e forse è anche migliore di qualche squadra di categoria superiore. Merito di un gruppo coeso e dove i giocatori sono stati scelti per necessità e non per nome. Ma merito anche e soprattutto di mister Bruno Tedino, che come si dice in questi casi è uomo di campo, ma anche stratega che studia alla perfezione a tavolino gli avversari. "Amo il calcio alla follia" raccontava qualche settimana fa e ora che il suo Pordenone è di nuovo a ridosso della zona B i suoi valori emergono ancora più prepotentemente.

Il segreto? «Una società sana e un progetto serio, un lavoro portato avanti da tutti i componenti del club, dal magazziniere al presidente, con passione ed entusiasmo. Ognuno porta il suo mattoncino per costruire la “casa” secondo le direttive della proprietà, che vuole un gruppo propositivo. Sinora credo che siamo in linea con queste aspettative», afferma al Messaggero Veneto.

Intanto prepara la sfida al Mantova dove il neo arrivato Berrettoni potrebbe giocare uno scampolo di gara, con Martin confermato in difesa e col il 4-2-3-1 come marchio di fabbrica che non è un dogma: la forza di questo Pordenone è la duttilità con Strizzolo, Finocchio, Cattaneo che sanno alternarsi in più ruoli. Col Mantova ci dovrebbe essere a centrocampo anche Alex Pederzoli, che quando sta bene disegna calcio come pochi altri.

Tedino guarda anche in casa Udinese, ma senza trarre conclusioni: «Lungi da me giudicare una grande società di serie A. Dico solo che ci sono annate, e momenti, in cui si fatica più del solito, è psicologico. I bianconeri un paio di mesi fa andavano alla grande, quello attuale ritengo sia un calo che ci può stare. Ma l’Udinese si riprenderà e tornerà a essere la squadra bella e frizzante che tutt’Italia apprezza. Alcuni ragazzi li ho avuti in Nazionale, come Meret, ragazzo meraviglioso, dotato di grandi qualità tecniche e di struttura, che esce da una famiglia brava a dargli un’ottima educazione sportiva. Scuffet? Farà molto più di quello che sta facendo adesso perché è un portiere straordinario. Penso poi a Coppolaro, altro ragazzo molto interessante, difensore vecchia maniera con cui ho avuto una grande esperienza alle qualificazioni agli Europei e nella rassegna continentale. E ancora all’under 19 Pontisso, elemento dai mezzi importanti».

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