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Guardare la classifica per credere (di L. Petiziol)

Da Napoli si torna con furore e zero punti. Da un lato ci si può rincuorare per la prova offerta dai ragazzi bianconeri tesi a non tramutarsi in materasso. Dall’altra la triste realtà di un altro risultato negativo Se continuiamo a lacrimare...

Lorenzo Petiziol

Da Napoli si torna con furore e zero punti. Da un lato ci si può rincuorare per la prova offerta dai ragazzi bianconeri tesi a non tramutarsi in materasso. Dall’altra la triste realtà di un altro risultato negativo

Se continuiamo a lacrimare sull’infortunio di Zapata o sui capricci, o ammennicoli vari di Totò, che considera Napoli ancora terra straniera, ci ritroveremo qui a smoccolare su nefasti futuri presagi .

In tanti erano contenti di non prendere più di due gol da un Napoli in serie positiva da tempo, l’aver perso solo uno a zero sembra quasi di aver preso un 18 all’esame di Analisi matematica all’Università.

Sicuramente qualcosa più delle altre volte si è visto, soprattutto nell’atteggiamento, ma il risultato non è cambiato. Siamo ancora fermi al palo.

L’aver creato prurito al Napoli è una miserevole consolazione che cozza con una prestazione nella quale Reina, il portiere è dovuto intervenire una volta, dico una, su testata di Widmer più traversa … è lo ha fatto col sorriso, come dire “guagliò dove credi andare “.

Troppo poco per una squadra che dalla trasferta vesuviana, già in partenza, aveva poche chances di farla franca, dimenticando che gli spagnoli di questi tempi sono bravi a fare biscotti con le moto e quelli che giocano a calcio sono fenomeni in fatto di gol.

“ El senor Higuain” ha danzato in campo, poi ha estratto la sua domenicale “banderilla” e ha infilzato il toro, regalando le orecchie a chi non vuol sentire che questa squadra bianconera è inzuppata di povertà tecnica e panchinara.

Non vale soffermarsi sula dinamicità dei ragazzi, peraltro onorevole, ma se questa non è confortata da qualche etto di qualità, le domeniche saranno spesso aspre.

Questa Udinese ha perso la sua identità, perché fino a qualche anno fa erano gli avversari a preoccuparsi di affrontarci, ora è esattamente l’inverso.

Non solo, ma già gli spifferi societari ipotizzano che gente come Widmer o Adnan a gennaio potrebbero avere mercato … La società non si lamenti della disaffezione che ruota intorno a questa squadra, che anche oggi ha schierato un solo italiano Lodi, recuperato una mesata fa in regime di svincolo e quindi a parametro zero.

E se pensiamo ad una rafforzamento invernale mi vengono i brividi e non di freddo ma pensando che raramente una formazione ha invertito la rotta con gli acquisti in corsa.

Prego Dio di sbagliarmi altrimenti le conseguenze sono già mezze stampate sulla odierna classifica.

Ho sempre sostenuto che restare in A per me, eterno tifoso sarebbe un successo, ma ogni anno che passa debbo ricorrere al calendario e cercare tutti i Santi e pregarli per sopravvivere.

Ora c’è il pit-stop con buona parte dei giocatori che passeranno più tempo in aereo che sui campi di gioco e che Colantuono, sempre più indecifrabile, sarà costretto ad allenare una squadra part-time.

Mi auguro che la Società, abbia qualche luminosa idea che vada, oltre alla organizzazione dei City Camp o dei Box Vip e Saloni per Conferenze, perché in questo momento tutti gli sforzi debbono essere mirati verso la prima squadra.

Guardare la classifica per credere !

(Foto Zimbio)

Lorenzo Petiziol @MondoUdinese

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