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I giocatori si impegnano in allenamento,Delneri li premia. Niente ritiro per una notte. Farsa o psicologia?

la cosa lascia parecchio perplessi e qualcuno tra i tifosi potrebbe anche giustamente sentirsi preso in giro

Paolo Minotti

La notizia è apparsa oggi sul Messaggero Veneto e farà molto discutere. A quanto pare, come riporta il quotidiano, è l'allenatore a decidere se la squadra deve dormire in albergo, in base all'impegno profuso in allenamento, e visto che i giocatori ce l'hanno messo tutto in quello di ieri pomeriggio, Delneri ha concesso al gruppo il ritorno a casa. Ma che significa? Che invece martedì non si erano allenati con il massimo impegno? E oggi? Si impegneranno di più o di meno?

Non c'è dubbio, la cosa lascia parecchio perplessi e qualcuno tra i tifosi potrebbe anche giustamente sentirsi preso in giro. O è un ritiro o non lo è. Se la società ha deciso di prendere questo provvedimento come ultimatum alla squadra e al mister, che razza di provvedimento è? Ma soprattutto che razza di ultimatum è?

A meno che, non sia un'espediente di Delneri, responsabilizzare i giocatori, metterli di fronte all'evidenza: contro la Juve è l'ultima chiamata per tutti, in campo comunque ci andate voi, prendetevi le vostre responsabilità, vi concedo la notte libera per tornare a casa dalle vostre famiglie e fidanzate, mi prendo io la responsabilità, sono dalla vostra parte, fatevi però un esamino di coscienza e pensate anche a questo mio gesto.

Se il ritiro serva o no si può stare a discuterne per ore e probabilmente alla fine ognuno resterà della propria opinione, di sicuro però contro la Juve non sarà facile e il risultato sembra abbastanza scontato visto l'Udinese di questo avvio di stagione, ma come si dice spesso, in queste partite gli stimoli e la concentrazione vengono da sole e molto probabilmente Delneri si aggrapperà a questi fattori. Poi è chiaro, se battete la Juve, sarete i nostri eroi.

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