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Pordenone, dall’incubo ‘D’ al sogno ‘B’

Il Pordenone in zona playoff: in pochi ci avrebbero scommesso solo 3 mesi fa, quando i Ramarri stavano ancora sfogliando la margherita del ripescaggio sì o ripescaggio no. Dalla Serie D al sogno Serie B, però, il passo non è stato breve. Dietro...

Monica Valendino

Il Pordenone in zona playoff: in pochi ci avrebbero scommesso solo 3 mesi fa, quando i Ramarri stavano ancora sfogliando la margherita del ripescaggio sì o ripescaggio no. Dalla Serie D al sogno Serie B, però, il passo non è stato breve.

Dietro c'è stato un lavoro importante della società e uno altrettanto importante di Bruno tedino che ha messo insieme un organico fatto di qualità (soprattutto a centrocampo) e quantità (in difesa).

La vittoria  per 4-1 in casa della Pro Patria ha confermato la bontà di tutto questo e ora per il Pordenone non rimane che confermarsi, ovvero la cosa più difficile. Nove punti, frutto di 2 vittorie e 3 pareggi e nessuna sconfitta, è un punto di partenza, ma ovviamente siamo solo all'inizio, guai ad abbassare la guardia. Pro Piacenza, Albinoleffe, Mantova, Renate e Pro Patria non possono dire se davvero sta avvenendo un miracolo sulle sponde del Noncello, ma in attesa di scontri en più importanti c'è da rimanere fiduciosi. Pederzoli è un lusso per la categoria, Pasa e Mandorlini sono degni figli d'arte, così come De Agostini.

Sabato prossimo, alle 17.30, arriva la Cremonese di Gigi Turci (vecchia conoscenza a Pordenone), dietro di 3 punti in classifica, beffata dalla Feralpi allo scadere: sarà la prima gara contro una cosiddetta 'big'. Il Pordenone è solo chiamato a ripetersi...

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