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Colantuono: Il ritiro di Di Natale? Sono cose sue col presidente

Stefano Colantuono ha spiegato il suo rapporto con Di Natale, non entrando nel merito su un possibile ritiro del capitano.. Ma l'attenzione è soprattutto sul Chievo

Monica Valendino

Una settimana tipo per l'Udinese di Stefano Colantuono che vuole trovare conferme dalla trasferta contro il Chievo, ma è inevitabile cominciare da Di Natale: "Faccio un passo indietro: quel che mi dà noia è che venga fuori che io abbia litigato con lui.  Queste cose sono smentite dai numeri: Totò è stato disponibile in undici partite, a Verona è venuto per stare vicino alla squadra. In queste undici gare in sette ha giocato titolare. Io rispetto l'uomo prima del giocatore: non so se ha meno stimoli, dopo 23 anni può starci che pensi che sia l'ultimo anno. Io con lui non ho problemi, davanti ci sono difficoltà e Totò è una risorsa importante come visto con la Samp. Quale allenatore si può mettere in competizione con Di Natale a Udine? Io chiaro che faccio le mie scelte, ma dove stanno i problemi?".

L'intenzione di Di Natale di ritirarsi è però stata confermata da Pozzo: "Sono cose sue, io con lui ci ho parlato chiedendogli di stare sul pezzo almeno fino alla sosta. Anche negli anni passati era stata ventilata questa cosa. Poi lui col presidente ha un ottimo rapporto: se Totò rimane sono il più felice del mondo, ma non vado a giudicare quel che deciderà. Io non racconto cose private, non dico se con me ne ha parlato".

Si passa al Chievo che gioca col 4-3-1-2, la difesa bianconera però è stata una garanzia: "Noi se volgiamo continuare un certo discorso, dobbiamo continuare a fare certe prestazioni, mantenendo lo stesso atteggiamento fatto di pressing e linea alta".

La squadra sta migliorando in maniera sensibile nell'ultimo mese e lo si avverte: "Da Bologna a oggi la squadra ha fatto una gara indecorosa a Roma, ma ha raccolto anche 1,5 punti a partita, che significano 56 punti a fine anno. Questa striscia è stata fatta, bene, abbiamo trovato continuità e cambiato mentalità, un processo rallentato da qualche passo falso. I giocatori ora però hanno cambiato approccio anche grazie al miglioramento atletico di qualche elemento. A Verona vorremmo conferme su questo, poi ogni gara fa storia a ".

Fernandes potrebbe diventare un pedina importante se cresce come mezzala: "Noi dobbiamo lavorare con quello che abbiamo a disposizione. Credo che per trovare un certo equilibrio con il centrocampo a tre centrali, un certo tipo di atteggiamento serve. Davanti alla difesa noi abbiamo un istruttore di gioco, Lodi non è uno che recupera palla. Badu deve avere, invece, la possibilità di inserimento, so che perdo qualcosa tatticamente, ma a me non interessa. Sopperisco con un altro tipo di giocatore accanto, ma a Badu certe libertà vanno concesse"

Ad Aguirre manca solo il gol e Colantuono è concorde: "Sì, forse è così, ma qui tutti si allenano bene e da questo punto di vista il discorso che faccio per loro, vale per Aguirre. Certo col gol avrebbe uno slancio. Aguirre va sfruttato per le sue qualità, lui deve andare negli spazi con velocità, magari è ancora meno bravo a cercare il fraseggio".

Infine una parola su Zapata: "Sta forse accelerando sui tempi di recupero, ma non dimentichiamoci anche gli altri infortunati che ci sono mancati. Nell'economia di una squadra come la nostra questo si può sentire"

 

 

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