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De Paul “saluta” Zapata: difficile che rimanga il prossimo anno

Al termine dell'amichevole con l'Abano, il fantasista argentino ha parlato della condizione generale della squadra e si è lasciato scappare un'indiscrezione di mercato

Castellini Barbara

Il recente passato dell'Udinese è rappresentato dall'atroce sconfitta con il Bologna, il presente è, invece, l'Atalanta, quinta forza del campionato, e il futuro...? Tutti e tre i temi sono stati affrontati da Rodrigo De Paul, nel corso di un'intervista rilasciata al termine dell'amichevole con l'Abano Calcio, disputata all'ora di pranzo allo stadio Friuli e che lo ha visto protagonista con una doppietta.

De Paul, come sta in generale la squadra?

Bene. E' sempre positivo e utile giocare queste amichevoli. Abbiamo fatto un buon allenamento, la squadra sta bene. Ora ci attende una gara molto difficile, contro l'Atalanta, però noi vogliamo portare a casa un risultato positivo.

Affronterete una delle squadre più forti del campionato, che può contare su un numero 10 importanti come Alejandro Gomez. Che si sfida si aspetta?

Conosco bene El Papu, eravamo vicini di casa da bambini. Entrambi siamo originari di Sarandì, sobborgo di Avellaneda nella provincia di Buenos Aires. Sta facendo un buono campionato, è il capitano della sua squadra, però noi dobbiamo pensare a giocare la nostra gara e a ciò che ci ha detto il mister. Solo così possiamo vincere la partita.

Facciamo un passo indietro. Domenica a Bologna è arrivata una sconfitta netta. Cosa vi siete detti dopo quel 4-0? Vi siete dati qualche spiegazione?

Nel calcio non sempre si può spiegare. Dobbiamo dimenticare quella partita, senza dimenticare ciò che di buono abbiamo fatto lungo tutto il campionato. Subire un gol dopo il primo minuto e allo scadere del primo tempo complica tutto. Dopo diventa difficile recuperare... noi comunque abbiamo già dimenticato quel ko. Non possiamo avere la testa là, ma dobbiamo guardare avanti, all'impegno che ci attende con l'Atalanta, molto difficile.

C'è voglia di riscatto in lei? Considerando anche quella sostituzione a fine primo tempo al Dall'Ara...

Il mister dall'esterno può osservare meglio la gara rispetto a noi che siamo in campo. Io voglio sempre aiutare la mia squadra. Desidero dare il 100 per cento.

Ma quel cambio se l'aspettavo? A nostro giudizio lei era tra i migliori in campo...

Non lo so. Come dicevo prima, il mister da fuori vede sicuramente meglio. Se ha visto che era il caso di sostituire me e Jankto, dobbiamo rispettare tale scelta. Lui è un allenatore con esperienza. E' arrivato in una situazione difficile e ha migliorato molto le cose. Quindi se lui decide di farmi uscire dal campo, lo accetto tranquillamente. Anche perchè io sento la sua fiducia.

Quale voto darebbe alla sua prima stagione a Udine?

Sono felice. Ho sempre detto che personalmente devo ringraziare l'Udinese per l'opportunità che mi ha dato la scorsa estate, così come ringrazio i tifosi che dal primo giorno in cui sono arrivato mi hanno dato fiducia. Dal punto di vista calcistico sono contento perchè sto giocando, posso aiutare la squadra. Penso che il mister che mi abbia dato tanto tatticamente, l'ostacolo più difficile da superare per un giocatore che arriva in Italia per la prima volta. Mi ha aspettato, mi ha dato la sua fiducia. Credo che in generale sia un anno positivo per me, per la squadra, ma non è finito. Mancano ancora quattro gare, vogliamo consolidare e migliorare la nostra posizione.

In attesa della conclusione della stagione, l'Udinese sta lavorando per il futuro. Che ruolo pensa di avere in questa

EMPOLI, ITALY - JANUARY 22: Duvan Zapata of Udinese Calcio reacts during the Serie A match between Empoli FC and Udinese Calcio at Stadio Carlo Castellani on January 22, 2017 in Empoli, Italy.  (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

squadra?

L'Udinese è una grande società ed è giusto che pensi in grande. Dobbiamo tornare in Europa. Ho visto come reagisce la squadra alle sconfitte: siamo tutti arrabbiati, lo stesso capita quando si pareggia. Ciò significa che tutti ci tengono. Rimanendo tutti il prossimo anno, con la sola eccezione di Duvan (Zapata, ndr) che non sarà più con noi, possiamo crescere.

Zapata, dunque, lo consideriamo già un ex?

Mi farebbe piacere se rimanesse, ma il direttore ci ha detto che non sarà così. Per me Duvan è un grandissimo "9", è arrivato anche in nazionale. Ma noi non possiamo fare nulla per trattenerlo purtroppo...

E Delneri, invece?

Sarebbe importante ripartire con lui. Il mister, come dicevo prima, è arrivato in un momento difficile per la squadra e ha dato un contributo importante. La squadra e i tifosi sono molto legati a lui.

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