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Delneri: noi e il Cagliari in lotta per la “mediana” della serie A

Il tecnico ha presentato la sfida di domani pomeriggio al Friuli contro la formazione di Rastelli: "Siamo cresciuti rispetto alla gara dell'andata". Sulla corsia sinistra giocherà Felipe al posto di Samir

Castellini Barbara

Una sfida per ritrovare punti, continuità e accorciare la classifica. Domani alle 15 l'Udinese affronterà allo stadio Friuli il Cagliari di Massimo Rastelli, protagonista, al pari dei friulani, di un finale di stagione davvero molto positivo. Grazie, soprattutto, alla vena realizzativa di bomber Marco Borriello. Ecco come il tecnico Gigi Delneri ha presentato questa mattina la partita di domani.

Mister, continuità è la parola-chiave di questo finale di stagione?

Per avere risultati devi avere la continuità su quello che fai. Migliorare su quello che facciamo, quindi esprimerci meglio è il principale obiettivo. Dobbiamo migliorare come squadra. Il nostro obiettivo rimane arrivare più in alto possibile, ma ragionando a lungo termine. Ed è quello che stiamo facendo. Poi è chiaro che il risultato dipende da tanti fattori. Come la qualità dell'avversario.

Nel Cagliari c0è un giocatore particolarmente "pericoloso": Marco Borriello...

Il passato non mi interessa molto. All'andata non ha segnato nemmeno un gol. Il Cagliari ha anche Sau, Tachtsidis, Barella, Padoin, Isla. Non verrà qui a fare la comparsa. Ha tutte le componenti per fare una grande partita. Ha giocatori sulla carta interessanti. Siamo due squadre in lotta per la mediana, come concetto di classifica.

Voglia di rivincita?

No, il bello del calcio è che ti permette di riprenderti la rivincita ogni domenica. Ma non è una rivincita è una constatazione, di voler fare sempre meglio.

E' giusto considerare la trasferta a Napoli come un incidente di percorso?

Sono stati commessi errori in fase difensiva. Quando prendi gol devi valutare chi li ha fatti, come, le qualità, la velocità. L'Udinese fino al 65' è stata in partita, nel primo tempo ha concesso zero tiri in porta al Napoli e questa è una novità. Napoli ci ha insegnato tante cose, che non sono prettamente calcistiche. Dobbiamo migliorare molto. Ma per arrivare lì ci vuole tempo. La sconfitta di Napoli non è stata indolore, ma devi anche valutare l'avversario che hai di fronte. Ora ci attendono due gare con avversari più vicini a noi, quindi puoi affrontarle in un certo modo. Vogliamo continuare a ottenere buoni risultati.

Recuperato Felipe, hai le idee più chiare su chi sarà il sostituto di Samir da qui alla fine?

Dipende. In questa annata non posso lamentarmi dei movimenti della difesa. La squadra ha una sua mentalità. Chi gioca nel ruolo è già predisposto a giocare in quel ruolo. Chi scende in campo non fa la differenza.

Il Cagliari, unica neopromossa già salva, ha nel reparto avanzato il suo punto di forza. Teme gli attaccanti rossoblu? E se l'aspettava il rendimento così alto di Borriello?

All'andata eravamo appena nati. Oggi siamo un po' cresciuti. La nostra difesa è cambiata. Non c'è più Wague, abbiamo recuperato Felipe. E soprattutto siamo cresciuti come gruppo. Guardando i singoli, Sau è un giocatore di grande interesse. Padoin ha fatto esperienze importanti, Isla anche. Poi c'è la crescita sorprendente di Barella. Di questo ne beneficia anche Borriello, che a Cagliari sta vivendo la sua seconda giovinezza. E' rinato mentalmente. In Sardegna sta esprimendo al massimo le sue qualità. E' un giocatore imprevedibile in area di rigore. E' un ragazzo ancora integro e mentalmente ha ancora tanta voglia di calcio.

Infine, pensa di dare una chance a qualche giovane?

Ne ho messi cinque finora, è sufficiente per adesso.

 

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