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Dossena: “Molte squadre hanno copiato il modello Udinese”

L'analisi di Beppe Dossena sulla stagione dell'Udinese: "Prima a Udine erano i più bravi del mondo e quasi soli in questo settore. Ma proprio essendo una realtà così unica hanno suscitato la curiosità di molti club"

Redazione

Beppe Dossena, a Udine per presentare il progetto per gli ex atleti in difficoltà Cerchio Azzurro e Rbm Salute, ha parlato anche di Udinese: «Non ti aspetti mai una stagione di sofferenza come quella che si è appena conclusa. È stata difficile e credo che ci sia stato un momento in cui la squadra abbia davvero rischiato la retrocessione, o per lo meno ha visto la linea di demarcazione molto vicina. Fortunatamente è finita in questa maniera. Nell’ultimo periodo l'Udinese ha perso la capacità di restare nelle zone di vertice, ma non dimentichiamo i tanti anni di Europa, i preliminari e la Champions... Non parliamo di piccole cose. È un successo per questa società essere qui, avere un impianto come questo stadio all'avanguardia, e programmi anche al di fuori dello sport. Personalmente sono dalla parte dei Pozzo e dell’Udinese e quindi vedo il bicchiere sempre mezzo pieno», ha detto l'ex azzurro al Messaggero Veneto.

I problemi per i bianconeri nascono da molti fattori: «Ci sono molte squadre che hanno copiato il modello Udinese. I competitori hanno fatto un salto di qualità per quanto riguarda lo scouting e il reclutamento e quindi sono aumentati gli avversari diretti. Prima a Udine erano i più bravi del mondo e quasi soli in questo settore. Ma proprio essendo una realtà così unica hanno suscitato la curiosità di molti club, che li hanno studiati e copiati. Ma qui sono bravi e troveranno il modo di gestire al meglio anche questa situazione. Gli stranieri? Credo che sia un falso problema. La discriminante è che i calciatori siano bravi. Certo, se sono italiani è meglio, ma la differenza alla fine la fa sempre la qualità».

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