rubriche editoriali 2

Inter, che furto!

Bisogna saper perdere, diceva quella canzone, ma anche no

Paolo Minotti

Bisogna saper perdere, diceva quella canzone, ma anche no.Questa sconfitta è assolutamente immeritata,i bianconeri hanno dominato il primo tempo ed il risultato poteva essere anche più largo, invece è arrivata la beffa, la prima, nei minuti di recupero. Il secondo tempo è stato più equilibrato, con una partenza sprint dell'Inter, dettata più dal contraccolpo psicologico subito dall'Udinese per il gol preso prima dell'intervallo, ed un ritorno dei bianconeri che ha impensierito in più di un'occasione la porta difesa da Handanovic, clamorosa quella di Zapata, per arrivare all' 87'e subire la seconda beffa.Brucia eccome, i neroazzurri si portano a casa una vittoria oltre i propri meriti, l'Udinese gli applausi convinti di fine partita, anche se qualche appunto è doveroso farlo.

Si pensava che il problema fosse a sinistra,invece Samir ha disputato una partita sontuosa eliminando dal campo un certo Candreva, così come Jankto, autore di un gol pregevole, come la sua prestazione, invece il problema è a destra. Widmer, seppur abbia salvato un gol davanti la porta, commette ancora troppe ingenuità difensive, mentre il suo collega De Paul, sfortunato nell'occasione del palo, non riesce mai a saltare il suo diretto avversario e a vedere la porta, così come il suo sostituto Matos. Forse è il caso di guardarsi in giro per ovviare a queste carenze.

Resta l'amaro in bocca per questa sconfitta, ma anche la consapevolezza che ci sono dei margini di miglioramento, che si può costruire qualcosa di importante per il futuro. In fin dei conti solo fino a pochi mesi fa, queste partite le avremmo perse ancora prima di scendere in campo,ora invece, la squadra c'è e dal Friuli si esce con ben altri pensieri,  in questo caso con uno unico in testa : Inter, che furto !

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