L’Udinese c’è, l’Inter non fa paura.

Chiudere a 28 punti per l'Udinese sarebbe un traguardo da incorniciare viste le premesse iniziali quando c'era Iachini.

L'avvento di Gigi D'Aquileia ha portato entusiasmo, ma anche gioco, idee e l'idea di una squadra che è ben diversa da gruppo. Il Patriarca sta scegliendo i 'suoi' 22, quelli a cui affidare le chiavi della squadra. Su 30 circa che componevano la rosa è stata una bella sfoltita e il primo a pagare dazio è stato Peñaranda, l'ennesimo 'pennellato' che nel calcio italiano fallisce.Ci riproverà in Spagna, al Malaga.

Ma anche Kone, Lodi, adnan Wague, forse Badu e Faraoni potrebbero presto cambiare aria. MA non si creda che ci siano innesti numerosi. Kabasele come scambio col Watford per il maliano potrebbe essere una soluzione, ma non scordiamoci che c'è un certo Ancgella che garanzie ne dà eccome.

Badu è il solito discorso: acquirenti ci so o, ma il prezzo è alto e il rendimento dopo la coppa d'africa non è scontato. Per gli altri c'è da scegliere la destinazione.

Intanto c'è l'Inter di Pioli. Fa sorridere che qualche penna informata a giugno aveva addirittura annunciato la firma per due anni con l'Udinese. In ogni caso, pur rispettando l'attuale tecnico nerazzurro, meglio così: Gigi è Gigi, e con sé ha anche abbastanza cremeria, specie se a gennaio almeno Cigarini (il più papabile) arrivasse a dare manforte a metà campo e poi si cercasse anche un'alternativa a sinistra.

Ma sono discordi da fare dopo domenica. A pranzo l'Udinese  non rende sempre a dovere, l'Inter ha iniziato a marciare, ma rimane sempre una squadra con limiti caratteriali e anche tattici. Serve compattezza dietro (Icardi può fare malissimo), per questo Delneri sta lavorando tanto sula fase arretrata.

Poi davanti serve ancora qualcosa di più di quanto visto: Thereau sta facendo bene come numerica alcuni black out sono evidenti, Zapata ancora è ancora litigioso col gol, De Paul è forse la grane delusione per ora della campagna acquisti, ma i suoi movimenti veloci potrebbero anche essere utili. A meno che non si cerchi in Perica una punta di peso e velocità, non un airone come bellezza, ma un rapace.

L'Udinese c'è, l'Inter non fa paura.