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L’Udinese ha trovato la sua fisionomia: avanti così

Colantuono alla ripresa ha catechizzato l'Udinese sugli errori fatti. Ma la squadra bianconera sta trovando una sua identità di gioco.

Redazione

L'obiettivo dichiarato di Stefano Colantuono era riuscire a dare una identità alla sua Udinese: per ora siamo a metà strada, con tante problematiche ancora da risolvere (prima fra tutti portare gli attaccanti in gol), ma anche con una sicurezza in più. Il 3-5-2 tanto chiacchierato ha trovato una sua fisionomia con una aggressività che è il segno distintivo della squadra. Pressing alto, spazi stretti a centrocampo sono gli ingredienti che hanno portato a plausi verso la squadra bianconera anche a Firenze dove per quasi tutto il primo tempo ha tenuto a bada la Fiorentina, andata in vantaggio solo su un episodio.

Proprio su quel gol è tornato Colantuono alla ripresa: l'errore è stato palese, ma non è stato solo di Edenilson, il quale ha sbagliato a rinviare, ma sul tiro di Badelj ci sarebbe dovuto essere un intenditore che gli impedisse di calciare. Errore tecnico anche per Badu, entrato con troppa irruenza in area provocando il rigore che poi ha tagliato le gambe all'Udinese. Infine anche il terzo gol ha mostrato un errore di marcatura su calcio piazzato.

Con queste premesse la squadrata cominciato la settimana in vista dell'Inter, dove tutti sanno che mancheranno Felipe e Danilo, squalificati. Colantuono ora che ha trovato una fisionomia di gioco non cambierà assetto: la difesa sarà composta con tutta probabilità da Wague, Domizzi e Piris, con Camigliano e, forse, Coppolaro pronti all'uso.

Per il resto non cambierà di una virgola il centrocampo, con Widmer e Edenilson sui lati, Badu, Lodi e Iturra in mezzo, mentre davanti il dubbio di Colantuono riguarda Di Natale: il capitano potrebbe ripartire titolare con Thereau.

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