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Piccoli grandi dubbi

Udinese al lavoro, ma quanti dubbi. Mentre Garmendia e Vasko sono aggregati in prima squadra, si attendono risposte dal mercato, ma la società in questi giorni latita. Intanto sono molte le domande che ci si pone

Redazione

Eccoci. Come ogni anno si ripete il rito del primo giorno di scuola, sempre uguale a sé stesso. Aspettative e sogni dei tifosi, qualche occhio triste per le vacanze già finite per i "poveri"calciatori che devono sudare, i soliti buoni propositi, i soliti esclusi alla nascita, come Faraoni o Armenakas già venduti. A loro faranno seguito altri, Badu probabilmente, ma anche Widmer e Samir non siamo certi che rimangano. Oh certo, la società nega, ma se confermasse sai che caos. Poi così se mai non dovesse trovare acquirenti (la bottega udinese è sempre carissima), avrebbe sempre ragione lei.

Delneri intanto ha puntato subito sul pallone e la tattica. Come Iachini un anno fa, con parte del gruppo in campo e l'altra in palestra. Come sono lontani i tempi in cui i giocatori erano 20-23 al massimo inizialmente e come menu dei primi giorni c'erano almeno 20 giri di campo e poi diagonali, scatti etc. Il pallone? Solo dopo 7-10 giorni.

I tempi cambiano e le preparazioni anche. Vedremo se quella di Gigi sarà azzeccata, perché è questo il tempo di semina. Semina che non basta però. Urge una punta,  vedere Paloschi alla Spal fa capire che forse all'Udinese o pensano davvero in grande (peccato che Pavoletti sogni il Toro e chieda ben oltre un milione), o pensano che stanno bene così, con  Lasagna accanto a De Paul (che deve disciplinarsi) e Thereau (che a 33 anni deve trovare continuità). Senza contare Matos e Ewandro che probabilmente andranno in prestito.

La sensazione, davanti ai 10 tifosi di lunedì mattina, è che la rassegnazione ai 40 punti che servono per la salvezza sia evidente quanto è evidente che manca ancora un terzino sinistro (a proposito, Adnan che fine farà?), uno destro (Heurtaux se n'è andato e poteva essere utile), un sostituto di Widmer e Samir nel caso che se ne vadano per far fare cassa, il solito modo di dire che da queste parti è un dogma.

Manca soprattutto un regista. Cigarini pare piaccia, ma per il Watford (toh!), dare le chiavi a Balic è tutto da verificare, in tre anni  ha visto il campo come molti di noi hanno visto le monete da 500 euro. E' giovane e questo non significa nulla, ma ha anche dimostrato che forse più avanzato può essere più utile viste le caratteristiche. In Italia davanti alla difesa serve fisico oltre che tecnica, il piccolo  croato però davanti avrebbe Fofana (come rientrerà dall'infortunio?) e Jankto (sempre che non arrivi una super offerta dall'Arsenal).

Insomma cantiere aperto, come sempre. Le vere lezioni cominceranno più avanti, ad agosto con la Coppa Italia dove almeno quest'anno non si tirino fuori le scuse di gambe pesanti e si tenti davvero di fare quei 5 passi verso l'unico obiettivo plausibile, oltre i 40 punti ovviamente.

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