udinese

Stramaccioni: nessuna tabella, vogliamo fare bene

Arriva il derby triveneto tra Verona e Udinese. Alla vigilia, però, Andrea Stramaccioni deve far conto ancora una volta in questa stagione a un’emergenza dovuta a infortuni e squalifiche. I bianconeri, però, a salvezza ottenuta possono tentare...

Monica Valendino

Arriva il derby triveneto tra Verona e Udinese. Alla vigilia, però, Andrea Stramaccioni deve far conto ancora una volta in questa stagione a un’emergenza dovuta a infortuni e squalifiche. I bianconeri, però, a salvezza ottenuta possono tentare di togliersi soddisfazioni al di là di tutto. Del resto è questo l’obiettivo in queste ultime giornate: «adesso vogliamo solo pensare a fare prestazioni positive, pensando a partita dopo partita. Ora c’è il Verona che viene da tre risultati utili. All’andata ci hanno messo in difficoltà, non è stata una bella partita. per questo mi aspetto una partita difficile nella decifrazione», ha affermato Strama alla vigilia della gara.

Si riparte dalla prestazione con l’Inter: « Non sono contento al 100 per cento perché abbiamo perso. Sappiamo la piega che ha preso la partita per alcuni episodi, ma i ragazzi hanno dimostrato una base di continuità, lottando su ogni pallone e sospinti dal pubblico. Nello spogliatoio ci simao detti come sarebbe stata la gara con tutto lo stadio pieno, ovvio che è una battuta, ma quando l’impianto sarà completo diventerà una bolgia che noi dobbiamo contribuire a creare ».

Il momento è positivo, ora serve continuità: « Nelle ultime nove partite sono state sbagliate due e mezzo, Parma, Palermo e mezzo tempo col Chievo. Il trend delle ultime gare dà un segnale in una direzione, ma a Verona serve attenzione. E’ la terza gara in sette giorni e noi abbiamo sempre sofferto un po’ queste cose. Servirà un’Udinese attenta, che non perda le caratteristiche viste con Milan e Inter, ma che badi anche al Verona che annulla solitamente l’avversario. Loro sono bravissimi in casa ad essere compatti, sono abilissimi a ripartire negli spazi con Toni strepitoso ».

Rimane l’emergenza in difesa: « Heurtaux non sarà in grado di partire dall’inizio, ma ci teneva a rientrare. In difesa saremo chiamati a grande attenzione, ma se giochiamo da squadra possiamo mettere in difficoltà chiunque. Vogliamo fare bene e finire bene la stagione ».

Sul modulo avversario « al di là dei numeri è la solidità difensiva a fare la differenza, anche grazie alla struttura fisica », Sul modulo bianconero: « Totò sta bene, lo gestirò al meglio o dal primo minuto o in corsa. Secondo me può essere utile in entrambi i casi. Sulle due punte è importante percorrere questa strada che ci siamo guadagnati. Questa Udinese può osare a patto di essere equilibrati. C’è da pedalare tutti di più con le due punte . Considero queste trenta partite come un percorso, stiamo lavorando sulla nostra identità che abbiamo trovato con il 4-3-1-2 e il 3-5-2. Siamo orientati a continuare su questa direzione, poi sarà il campo a dimostrare se riusciamo a farlo con una emergenza diversa in difesa, anche se sono certo che chi giocherà farà bene. Questi moduli sono frutto del lavoro di una stagione, lo sprint di offensività lo abbiamo avuto con le due punte».

In difesa potrebbe giocare Piris: « l’accoppiamento Piris-Toni è da taglio del patentino, cercheremo di evitare l’accoppiamento con Luca ».

Gejio, invece, « ha accusato un problema all’arco plantare, non era al meglio con l’Inter. Ha recuperato, ma non è in perfette condizioni, domattina avrà l’ultimo test e ci riserviamo di valutare »

Sulle espulsioni di domenica « non sono per le pubbliche esecuzioni, ma per le parole dette in faccia. Quello che avevo da dire l’ho detto in maniera costruttiva, Badu è stato mulatto al pari di Kone dopo l’Empoli. A livello di regole interne è stato punito, ma pubblicamente voglio che sia una punizione che costruisca non che annichilisca ».

Udinese con tanti stranieri in casa: « Dal punto di vista comunicativo parlando inglese e spagnolo sono avvantaggiato. E’ vero che ci si può far tradurre, ma parlare in faccia ai giocatori è più immediato. La comunicazione è tutto. Mi ritengo fortunato, riesco a coprire tutti i giocatori. Per gli slavi c’è Stankovic ».

Per il post Di Natale « non c’è ancora nessuno. L’Udinese dovrà investire su chi crede, del resto Totò non era Totò quando è arrivato. La società credo abbia individuato un giocatore, che non sostituirà Di Natale, ma che dia basi per costruire il futuro. Totò è e rimarrà unico ».

Sull’atteggiamento visto con l’Inter « cerco di trasmettere positività, credo nel lavoro. Non nascondiamoci dopo le gare negative, ma dopo le gare fatte iniziamo a dire che certe prestazioni non sono casuali. Lavoriamo per fare una Udinese migliore, che possa crescere l’anno prossimo ».

tutte le notizie di

Potresti esserti perso