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Tavian presenta Bologna-Udinese: “Attenti all’orgoglio emiliano”

Sulla carta una partita che non dovrebbe destare troppe preoccupazioni, attenzione però: il Bologna vorrà non deludere ulteriormente i propri tifosi

Redazione

Marco Tavian, allenatore e noto opinionista di Udinese Tv, presenta Bologna-Udinese, in programma al Dall'Ara questa domenica

Mister, l'Udinese punta al decimo posto, quanto è raggiungibile tale obiettivo?

L'Udinese sta vivendo un momento molto felice sia dal punto di vista fisico che mentale: ora siamo noi l'elemento preoccupante per le altre squadre per cui l'ambizione di scalare la classifica  è sicuramente alla nostra portata, ricordiamo che al S. Paolo nel primo tempo il Napoli ha fatto zero tiri in porta e forse chissà, il tiro di Zapata finito sul palo poteva contribuire a ribaltare il risultato finale. L'unica squadra ancora da affrontare e che temo, oltre ovviamente all'Inter che affronteremo in campo avversario, è sicuramente l'Atalanta, la vera rivelazione di questo campionato; è una squadra aggressiva che ci darà del filo da torcere. Comunque quando rincorri non puoi fare tanti calcoli piuttosto occorre pensare a raggranellare più punti possibili.

Il Bologna invece rappresenta la delusione di questo campionato... Con quali motivazioni affronterà l'Udinese, visto anche alcune assenze importanti che pesano sulla squadra rossoblu?

La squadra emiliana ha fatto un campionato deludente anche se vive la tranquillità della salvezza. Di Francesco, da cui ci si aspettava grandi cose, in realtà non è stato all'altezza delle aspettative. Il giocatore più importante alla fine è stato Dzemaili, di anni 31. Le assenze possono risultare relative se la squadra riesce a trovare le giuste motivazioni, come lo scatto d'orgoglio nell'onorare un passato glorioso e l'intento di non deludere i tifosi, soprattutto giocando in casa e questo deve mettere all'erta la squadra friulana. Ricordiamo poi che in vista del mercato, chi non ha ancora rinnovato o chi vuole andare via ha bisogno di visibilità.

Zapata e Kums non vestiranno la maglia bianconera la prossima stagione e molto probabilmente neanche Widmer. Quanto ciò influirà sulla squadra?

Per Zapata la stagione all'Udinese ha rappresentato un banco di prova importantissimo: è il primo campionato da titolare ed è riuscito a dimostrare il suo talento crescendo tantissimo. Ma il suo futuro è un discorso in cui è il Napoli, proprietaria del cartellino, ad avere voce in capitolo, così come per Meret lo è l'Udinese e non la Spal. Per quanto riguarda Kums il discorso invece è un pò più complesso. Parliamo di un giocatore dotato di grande talento ma che non ha fatto un campionato eccellente. Sono mille le componenti che entrano in gioco nel decidere il rendimento di un giocatore, motivazionali, tecniche, tattiche, relative al rapporto con i compagni o con l'allenatore... ma è questo il bello del calcio che altrimenti non riserverebbe alcuna sorpresa, sia in positivo che in negativo.

Infine Angella, che sta vivendo davvero un buon momento...

Dire che è in un buon momento è molto riduttivo nel suo caso, perchè questo presuppone una resa alternante. Angella è invece da sempre affidabile. Non ha avuto da subito un posto al sole, ma ha saputo aspettare senza lamentarsi mai, lavorando sodo e stringendo i denti, questo gli ha permesso di farsi trovare pronto quando la squadra ha avuto bisogno di lui, da vero professionista qual è. Non è un caso che con lui Delneri ha sempre vinto o pareggiato e non perchè porti fortuna, bensì grazie al duro lavoro per il quale Gabriele non si è mai tirato indietro.

 

 

 

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