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Udinese comunque a trazione anteriore a Roma

L'Udinese che affronterà la Roma alla prima dovrebbe partire con De Paul dietro a Zapata e Peñaranda. In dubbio Felipe

Monica Valendino

Quella che debutterà a Roma contro la squadra di Spalletti sarà un'Udinese comunque votata alla fase offensiva, almeno sulla carta. L'idea che ha preso corpo in questi giorni appare essere De Paul che si sdoppia tra mezzala e trequartista dietro a Zapata e Peñaranda.

La coppia che alla fine dovrebbe  essere quella titolare (con buona pace di Thereau che rimane comunque un uomo mercato al pari di Matos), un po' per forza e un po' per necessità partita dal primo minuto. Il venezuelano non è al meglio della condizione, deve ancora capire i tatticismi italici, forse è ancora un po' troppo presuntuoso in certe giocate, ma alla fine è quello che ha maggiore spessore tecnico là davanti.

Zapata è la scommessa da vincere: dopo una stagione condizionata dall'infortunio (così si è detto) è chiamato alla prova del nove, come il numero di maglia che possiede. Quello dei bomber di razza, quelli che devono andare in doppia cifra. Per ora è un cipresso ambulante in mezzo all'area, ma col suo fisico è forse solo questione di tempo. Così sperano i tifosi e Iachini.

In mezzo dunque De Paul a fare da regista alto, quello che deve smistare i palloni: forse deve limare quel difetto tutto sudamericano di portare troppo palla, ma ad oggi è davvero l'uomo migliore in casa bianconera.

Dietro a lui Fofana e Badu, due mediani che per ora qualche 'cappella' la concedono ancora: che sia questione di forma o si sostanza lo dirà il tempo. Contro De Rossi e compagnia se lo faranno saranno dolori.

Come a sinistra Armero deve smettere i panni del 'bambocione professionista' e indossare il saio che Guidolin gli aveva fatto su misura: possibile che quel giocatore si sia perso, che non possa più imparare a difendere, che non sia più lui? Iachini gli crede, i tifosi meno, fatto sta che a Roma sembra lui più che Jankto il predestinato.

Sulla destra Widmer che rimane ancora oggetto del desiderio del Napoli.

Dietro scoccherà l'ora di Angella, uno che può anche garantire una inzuccata vincente sulle palle inattive. Danilo,  Felipe completeranno la solita difesa a tre che contro il tridente di Spalletti non avrà scampo se si distrae anche solo di un centimetro. Attenzione però che il friulano adottivo Felipe non è al meglio, per cui se non ce la fa toccherà ancora ad Heurtaux.

L'Udinese è questa e questa sarà anche dopo: la sensazione è che dal mercato non arriveranno nomi di grido, anche perché l'intelaiatura è decisa e soprattutto senza cessioni non si può andare a rimpolpare una rosa che rischia di diventare esplosiva se i risultati non arriveranno creando delusi più che esclusi.

Una cosa è certa: i difetti vanno al di là di uno o due innesti nuovi, sono atavici come atavica è la predisposizione di questa squadra di essere ancora troppo individualista. Iachini ci sta lavorando, ma da oggi non ci sono più troppe scuse.

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