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Udinese, le prove di Nicola. Ma alla fine sarà 3-5-2

Udinese col solito schema. Basterà a fermare la furia del mite De Laurentiis che dopo il apri di Sassuolo e la sconfitta indolore, ma pur sempre negativa a Salisburgo, potrebbe esplodere se vedesse sfumare anche il secondo posto per ora...

Redazione

Sembra che a Udine cambiare modulo sia più difficile che convertirsi dall'Islam al Cristianesimo. Così sia, visto che probabilmente qualcuno in alto "benedice" da anni questo sistema con la difesa a tre e non importa che sia incerottata più di un pugile alle prime armi che sfida Anthony Joshua. L'Udinese va avanti così, perché sempre molto in alto (ma molto) qualcuno pensa che alla fine la Provvidenza la salverà come ogni anno.

A Napoli quindi, nonostante le ammirevoli prove in allenamento di Nicola (4-1-4-1, decisamente ed esageratamente offensivo e il 4-3-3- decisamente inadeguato alle caratteristiche della rosa, mentre rimarrebbe il logico 4-4-2 incomprensibilmente lasciato in disparte), l'Udinese al San Paolo non volendo venire folgorata sulla via della salvezza come il buon apostolo, probabilmente continuerà a vendere la sua anima al diavolo e proporrà la stessa tattica. Poi la mentalità fa la differenza, certo, ma siamo sicuri che questa squadra abbia ancora la capacità a fine marzo di trovare quel carattere che da tempo le manca?

Non si parte sconfitti, ma nemmeno spregiudicati, serve equilibrio. Chissà se ci sarà dopo le ultime prestazioni specie quelle col Chievo e con la Juve che hanno fatto rabbrividire anche chi segue solo il cricket e di calcio non sa nulla.

E mentre a Napoli Giuntoli sembra voglia rinforzare per il prossimo anno l'attacco con Lasagna (che a Udine è finito relegato in panchina), a Udine Nicola in avanti dovrebbe rivolgersi al solito, immancabile, a volte impresentabile, De Paul accanto a Pussetto. Forse, diciamo forse, l'argentino col numero 10 sulle spalle potrebbe anche fare da mezzala con Mandragora davanti alla difesa e Fofana a completare il terzetto, in qual caso toccherebbe a Okaka giocare con l'altro argentino. E Lasagna? Per ora non sembra rientrare nei piani, vedremo. L'idea di DE Paul in mezzo nasce dal fatto che Sandro continua a non essere al meglio, acne se sarà convocato. Poi Ter Avest e Zaagelar sulle fasce.

E Larsen? Il duttile giocatore questa volta sarà chiamato a sacrificarsi nella difesa a tre, viste le assenze, con Wilmot e Ekong pronti assieme a lui.

Basterà a fermare la furia del mite De Laurentiis che dopo il apri di Sassuolo e la sconfitta indolore, ma pur sempre negativa a Salisburgo, potrebbe esplodere se vedesse sfumare anche il secondo posto per ora apparentemente in cassaforte? Lo scopriremo solo vivendo, con l'Udinese che ha il vantaggio di giocare conoscendo il risultato delle dirette concorrenti. Sai che culo...

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