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Udinese, l’unica certezza è tra i pali

L'unica vera certezza in casa Udinese è rappresentata dai portieri, reparto che dà attualmente le maggiori garanzie. Si deciderà di puntare sul talento di Meret o di Scuffet o sarà ancora Karnezis il numero uno dei bianconeri?

Massimo Liva

Di questa deludente stagione che si è appena conclusa si è ormai detto di tutto e di più, in questo momento sono molti i dubbi che permangono nella mente di dirigenti e tifosi mentre le certezze da cui ripartire si contano sulle dita di una mano. Una di queste, se non l’unica vera certezza in casa Udinese è rappresentata dai portieri, reparto che dà attualmente le maggiori garanzie.

Il collaudato ed esperto Karnezis, il talento e la personalità di due giovani promesse, orgoglio friulano, Meret e Scuffet, senza dimenticare il giovane Perisan. Vanno a comporre uno dei reparti più forti in circolazione e su questo una riflessione andrebbe fatta.

E’ risaputo che in tutte le cose, non solo nel calcio, quando si attraversa un periodo negativo e appare difficile vedere la luce fuori dal tunnel, per rialzarsi è fondamentale ripartire dalle poche certezze che rimangono, quella base che ti permette di tornare a ricostruire qualcosa di importante. Ecco l’Udinese ha la fortuna di poter contare proprio su questo, una serie di portieri di alto livello, reparto apprezzato ed invidiato da molti esperti del settore.

Il greco Karnezis è stato uno dei pochi a salvarsi in questa stagione assai complicata per i colori bianconeri friulani con una media voto sufficiente, ha sempre dimostrato personalità e di avere i mezzi per diventare uno dei migliori nel campionato italiano, facendo la differenza, con i suoi interventi, in più di una circostanza. Elemento da non sottovalutare è il fatto che Karnezis possa essere uno dei pochi elementi della rosa ad avere mercato, considerando pure che di portieri così validi ed esperti in circolazione non ce ne siano molti.

Scuffet è reduce da una stagione in prestito al Como, in serie B, non proprio così brillante come ci si attendeva, ma le qualità e le potenzialità del ragazzo non si discutono e la formazione lariana non era di certo una fortezza. La società deciderà di riportarlo in Friuli o verrà ancora girato in prestito? Il ragazzo accetterà un altra stagione da secondo all’Udinese?

Riguardo a Meret poi c’è poco da aggiungere, in prima squadra si è visto davvero poco, ma gli addetti ai lavori su di lui sono tutti pronti a scommettere sul talento enorme di questo ragazzo che ha avuto in questi giorni l’ulteriore soddisfazione di essere convocato nientemeno che da Antonio Conte per pre ritiro della Nazionale in vista di Euro 2016.

Ecco perché in un momento di scetticismo e delusione generale in casa friulana, un segnale forte di volontà di rilancio e di rinnovamento potrebbe essere rappresentato dalla scelta di ripartire da Alex Meret titolare con la casacca dell’Udinese. La scelta di puntare su di lui rappresenterebbe un segnale forte pure nei confronti di una tifoseria delusa e preoccupata dopo due anni di sofferenza, e magari riporterebbe quell’ entusiasmo ai minimi storici in Friuli.

Sia chiaro, sarebbe bello premiare Meret con una maglia da titolare all’Udinese non solo perché è friulano ma soprattutto per le sue grandi qualità e per il suo talento riconosciuto da tutti a livello nazionale.

Il Milan da questo punto di vista è un esempio per il fatto di aver avuto il coraggio di puntare su Donnarumma di appena 16 anni che, nonostante una stagione non proprio fortunata per i rossoneri, ha ripagato ampiamente la fiducia, dando ragione a chi ha creduto nelle sue qualità.

Un patrimonio del genere non va sprecato, andranno fatte delle scelte importanti da questo punto di vista, ma vedere emergere elementi come Meret o Scuffet in altre piazze sarebbe un errore imperdonabile.

E’ l’ora di avere coraggio, anche nelle scelte, per dimostrare veramente di aver voltato pagina

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