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Udinese, manca equilibrio….

Se in un campionato di livello medio-basso come l’attuale in Italia l’Udinese avesse sfruttato meglio le occasioni avute e avesse mantenuto una certa continuità di risultati sarebbe nelle posizioni altissime della classifica e i...

Monica Valendino

Se in un campionato di livello medio-basso come l'attuale in Italia l'Udinese avesse sfruttato meglio le occasioni avute e avesse mantenuto una certa continuità di risultati sarebbe nelle posizioni altissime della classifica e i giudizi magari ora sarebbero diversi. Purtroppo la squadra di Stramaccioni continua a navigare tra alti e bassi che la rendono finora indecifrabile, è veramente complicato comprenderne il reale valore e a che obiettivi i bianconeri possano puntare in questa stagione. Stramaccioni ha tirato in ballo le partite con il Cesena, il Chievo e l'ultima con il  Verona, occasioni gettate al vento per una serie di motivi che conosciamo tutti o almeno pensiamo di conoscere. 

Si è detto e letto di tutto in questo periodo sull'Udinese, nel giro di pochi giorni si è passati dall'esaltazione per l'impresa di San Siro alla depressione generale per il ko interno contro il Verona di Mandorlini, Stramaccioni nel giro di una settimana da personaggio del momento per aver battuto la “sua” Inter è diventato incompetente e troppo giovane per allenare nella massima serie secondo i vari intenditori ed esperti.

Come in tutte le cose della vita serve sempre un certo equilibrio nei giudizi ma sappiamo benissimo come funziona il mondo del calcio dove tutto è legato ai risultati. Sta di fatto che nonostante ci siano diversi problemi nell'Udinese, che non ci sia ancora un identità di gioco ben definita e tutto il resto, la squadra ha 21 punti in classifica bottino di tutto rispetto per una compagine come quella friulana che ha da poco riniziato un nuovo ciclo.

L'Udinese deve ripartire dal secondo tempo di San Siro nel quale ha dimostrato di avere delle qualità importanti contro un avversario che non è cosi scarso come qualcuno ha voluto far credere, come dimostra l'exploit dei nerazzurri di Mancini che sono andati a vincere sul campo del Chievo. Se l'Udinese contro il Verona avesse mostrato solamente metà della fame e dello spirito mostrati contro l'Inter avrebbe sicuramente vinto la partita portandosi a ridosso dei primi posti e invece si rimane sempre li a rimuginare e a tirare in ballo i soliti problemi e gli stessi difetti.

Problema di personalità? Di atteggiamento? Di rosa con poca qualità?  La discussione è aperta, quando le cose non girano per il verso giusto tutti si divertono a sparare, chi sull'allenatore, chi sui giocatori, ma questo è un gioco che non porta a nulla di costruttivo. La rosa dell'Udinese è di valore, è un mix di giocatori di esperienza e giovani di belle speranze, c'è un grande giocatore come Konè ad esempio che non è ancora riuscito ad esprimere tutto il suo potenziale, anzi ha fatto vedere pochissimo considerando le qualità del giocatore.

Mister Stramaccioni non sarà stato sicuramente felice nel vedere la sua squadra arretrare contro il Verona e subire due reti in quel modo. L'Udinese non è capace di gestire il vantaggio, non è nel suo Dna. L'Udinese deve sempre aggredire l'avversario, cercando di sorprenderlo in velocità, poiché altrimenti nel momento in cui si ferma e aspetta l'avversario la squadra va in difficoltà proprio per le caratteristiche dei giocatori a disposizione. Strama questo lo sa meglio di tutti, ha tutte le carte in regola per portare questa squadra in alto e per regalare delle grosse soddisfazioni ai tifosi friulani, va lasciato lavorare e pure sbagliare se può servire a crescere e a migliorarsi.

Avversario peggiore in questo momento non poteva capitare all'Udinese, la Samp del pirotecnico presidente Ferrero reduce da un brillante pareggio in casa della Juventus. La Sampdoria è la dimostrazione che una squadra seppur non disponga in rosa di fuoriclasse o grandi campioni possa comunque grazie alla compattezza e ad un certo tipo di mentalità data dal proprio allenatore ottenere risultati importanti e mettere in difficoltà qualsiasi avversario. I blucerchiati sono un gruppo rodato guidati da diverso tempo sempre dallo stesso mister che grazie alla sua grinta e alla sua esperienza li ha fatti crescere giorno per giorno. A differenza della Samp l'Udinese ha appena cominciato un nuovo ciclo con un nuovo allenatore giovane e ambizioso che sta cercando di crescere di pari passo con i suoi ragazzi in una piazza e in una società che sono l'ideale per lui e per il suo credo calcistico.

Pure prima di Inter-Udinese regnava il pessimismo nell'ambiente friulano e già si temeva un altra debacle in terra milanese e invece sappiamo tutti com'è andata. Chissà che contro una squadra tosta e in grande forma come la Sampdoria l'Udinese non tiri fuori il meglio di sé sorprendendo nuovamente tutti con una prestazione di spessore per chiudere il 2014 con il botto.

"©Mondoudinese

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