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Udinese, niente scherzi di carnevale

L'Udinese a Empoli alla vigilia del giovedì grasso: ma a carnevale non è vero che ogni scherzo vale, specie dopo il 'brodino' preso con la Lazio

Redazione

La vigilia del giovedi’ grasso propone un turno infrasettimanale di serie A, con l’Udinese che sara’ chiamata ad affrontare sul terreno dello stadio “Castellani” di Empoli la prima di due impegnative trasferte: la seconda vedra’ gli uomini di Colantuono sfidare il Milan a San Siro domenica prossima.

L’ultimo turno di campionato disputato appena tre giorni or sono ha visto un’Udinese in versione battagliera conquistare quello che si suole definire un “brodino” rappresentato dal pari interno a reti bianche contro la Lazio; da parte sua, l’Empoli ha dapprima illuso i propri estimatori e forse anche una parte di tifoseria juventina colta dal miraggio del primato in solitario dopo il vantaggio di Paredes sul campo di un Napoli che poi si e’ abbattuto sui toscani con la furia di un ciclone e col piglio dell’autoritaria capolista.

Male farebbe Colantuono –ed e’ nostra convinzione che il mister di Anzio non sia di questo avviso- a fidarsi unicamente dei timidi segnali di ripresa manifestati dalla sua squadra domenica pomeriggio e della contemporanea debacle empolese al “San Paolo”. Cosi’ come i bianconeri, dimostratisi gagliardi sotto il profilo del temperamento una volta trovatisi in inferiorita’ numerica al cospetto dell’undici di Pioli, devono ancora crescere sotto l'aspetto del gioco e della precisione nell’impostazione delle geometrie, l’Empoli non va certo posto in cattiva luce solamente per un pomeriggio di sofferenza vissuto in casa della prima della classe, cosa che nell’arco di un campionato difficile come quello di serie A ci puo’ anche stare. Al contrario, di fronte ai risultati, di classifica e di gioco, messi assieme sino ad ora dal sodalizio del presidente Corsi, non si puo’ fare a meno di dire “Chapeau!”

Alzi la mano chi sarebbe stato disposto a scommettere su un Empoli del dopo-Sarri cosi’ performante sotto la guida di Giampaolo. Ancor prima che la stagione calcistica entrasse nel vivo, gli assidui frequentatori dei social etichettavano –andando molto sopra le righe- il tecnico abruzzese nativo di Bellinzona come una sorta di persona dalla scarsa preparazione al mestiere di allenatore, un uomo al quale solo la buona sorte stava riservando un occhio di eccessivo riguardo nel mondo del calcio. I fatti hanno dato torto ai detrattori di Marco Giampaolo. Il quale, pur privato quest’anno di uomini del calibro di Rugani, Hysaj e Valdifiori, non solo ha dato seguito, migliorandolo, al lavoro di Sarri novello re di Napoli, ma ci ha messo del suo, col risultato che l’Empoli plasamto a propria immagine e somiglianza e’, assieme ad un Sassuolo ora comunque in fase decrescente, la rivelazione del campionato. A cio’ va aggiunto che, persi i giocatori sopra citati che tanto avevano contribuito alla salvezza degli azzurri toscani lo scorso anno, buona parte di coloro che compongono l’ossatura dell’Empoli che vedremo in campo stasera ha mercato ed e’ ambita da un folto schieramento di team di serie A.

Ecco perche’ l’Udinese stasera deve assolutamente mettersi al riparo da brutte sorprese, e’ chiamata, ancor prima di far risultato, ben venga se pieno per una classifica che a tutt’oggi non si puo’ definire tranquilla, a ribattere colpo su colpo contro gli avversari odierni. Se ad affermarsi dovesse essere la compagine toscana, magari con una prestazione nella quale Saponara e compagni siano capaci di dimostrarsi superiori ai bianconeri anche sotto il profilo del gioco, ecco che i pacati entusiasmi, le speranze manifestate nel dopo-Lazio e susseguenti ad una prova da definire superba guardando esclusivamente all'aspetto temperamentale, lascerebbero lo spazio a nuove incertezze, il tutto a pochi giorni da un’ulteriore, impegnativa sfida esterna come quella di domenica prossima sul terreno del “Meazza”, ospiti del Diavolo. I numeri per  far bene in Toscana ed evitare la piu’ classica delle burle tipiche del periodo carnascialesco ci sono tutti,  anche perche’ almeno uno dei diversi volti nuovi approdati in casa friulana al termine della finestra invernale di mercato dovrebbe far parte dell’undici iniziale. Ci riferiamo all’islandese Emil Hallfredsson, che se dovesse ripetere qui in Friuli le buone cose fatte vedere nelle sue precedenti stagioni di A disputate con la maglia dell’Hellas Verona, non solo potrebbe rilanciarsi in proiezione dell’Europeo in Francia, ma andrebbe a rappresentare quell’elemento  utile a creare il giusto filtro in mediana tra attacco e difesa.

Gli altri neo bianconeri forse non giungono ad Udine portandosi appresso le stimmate dei fuoriclasse, ma costituiscono degli effettivi validi quanto basta sia nella prospettiva di innalzare il tasso tecnico complessivo dell'intera rosa, che nell’ottica di creare una sana competitivita’ all’interno del gruppo. Situazione quest’ultima che magari potra’ fungere da stimolo per qualche giocatore che, non essendo piu’ cosi’ sicuro del posto da titolare, dovra’ e potra’ dare ancora quel qualcosa in piu’ per convincere Colantuono a schierarlo negli undici di partenza proposti settimana per settimana. Empoli e’ un crocevia importante, un altro esame per l’Udinese intesa come squadra e come staff. L’ideale, lo ripetiamo, sarebbero i tre punti: e vincere contro questo Empoli, malgrado l’aria di Carnevale inevitabilmente respirata in questo periodo, non sara’ uno scherzo.

 

Sergio Salvaro   @M0ndoUdinese

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