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Udinese, possibile ritiro. Ma intanto la proprietà tace

Da troppo tempo la società c'è, ma non parla o lo fa troppo poco specie dopo le sconfitte come quella di Empoli. Anche questo rischia di contribuire a far venire meno le motivazioni. Intanto si pensa a un ritiro e la classifica dice più 1...

Monica Valendino

E' vero, quest'anno di retrocessione non se ne parla, il gioco grazie a Mastro Delneri è migliorato, ma per cambiare atteggiamento a certi giocatori non basterebbe neppure Mosé. Forse una parola da parte della proprietà sarebbe opportuna, ma tranne qualche sporadico caso anche quest'anno, se la presenza non la si può mettere in dubbio, la parola sì.

E la parola ha il suo peso, specie mediatico. I giocatori non sono grandi divoratori di libri notoriamente, ma i giornali sportivi li leggono e se gli arrivano messaggi importanti, magari qualche motivazione nel cassetto dei ricordi la ritrovano. Il punto è che il gioco di Delneri pretende massima concentrazione e se è vero che i bianconeri l'hanno sposato fin dall'inizio (su questo nessun dubio), è anche vero che tropi giocatori o non rendono o vanno a fasi così alterne che fanno venire il mal di pancia.

I nom si sanno, ma anche quest'anno sembra che ci sia qualche giocatore più titolare di altri. Le cose per un po' hanno girato, ma è anche vero che paragonando all'anno scorso c'è un solo punto in più. Fa riflettere.

Intanto il solito ritiro aleggia. La decisione sarà presa tra oggi e domani, parlando anche con la squadra che si ritroverà alle  14 al Bruseschi. Il programma settimanale è da stilare ma giovedì dovrebbe esserci la solita amichevole, mentre sono da confermare le sedute alle 11.  Sul ritiro sarebbe il solito ritrovo notturno in un hotel cittadino, con allenamenti 'in casa'.

Domenica col Milan non ci saranno squalificati,mancherano solo Wague, Badu e Widmer. Il resto è tutto dacostruie.

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