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Zico e i sogni Di Natale: da nazionale

Arthur Zico, 31 anni sono passati da quando è arrivato a Udine, ma per quasi tutti rimane lui, il Galinho, il simbolo bianconero di tutti i tempi. Di Natale? Sì certo è il campione, forse purtroppo, però per lui ci vorrà che gli anni passano...

Monica Valendino

Arthur Zico, 31 anni sono passati da quando è arrivato a Udine, ma per quasi tutti rimane lui, il Galinho, il simbolo bianconero di tutti i tempi. Di Natale? Sì certo è il campione, forse purtroppo, però per lui ci vorrà che gli anni passano perché i ricordi lo mandano mito. Mito, ma non leggenda. Perché la differenza tra i due  è enorme, al di là dei gol fatti da Totò: Zico assieme a Maradona, Pelé e Platini è il calcio, Di Natale è l'Udinese. Non è questione di da poco.

Zico però su di Natale ha un giudizio importante:  “Di Natale doveva essere nella lista della Nazionale italiana in Brasile. Meglio lui di Cassano o Cerci, non può essere che l'Italia abbia lasciato a casa un giocatore come Di Natale”.

Zico e Udine, un rapporto quasi indissolubile: “con gli amici mi sento ancora sempre, poi non dimentico quei giorni passati in Friuli: peccato solo che certe situazioni abbiano penalizzato me e l'Udinese. Potrei presto far visita in Friuli, comunque, lì mi sento sempre a casa"

Di Natale intanto è arrivato a 201 gol: “Tantissimi, per questo doveva essere in Nazionale e dovrebbe esserci ancora. Come avevo già detto voglio coinvolgerlo in un evento benefico. Lui è anche una grande persona per come l'ho conosciuto. Senza di lui l’Udinese non sarebbe mai arrivata così in alto, i tifosi non lo dimentichino".

Zico e il presente: "In Brasile si sta perdendo la nostra identità di giocare a calcio. Si cupole imitare gli europei, ma non è da noi: noi siamo brasiliani. Come giocatori dico Ganso. Neymar? Lui per me è il numero uno, un giocatore eccezionale, incarna l'indole brasiliana″

Zico, senza scordare un consiglio all'Udinese "Bisogna pensare a vincere, bisogna sempre pensaare in grande. L'Udinese è cresciuta molto, ma non deve sempre vendere i suoi giocatori, deve iniziare  tenerli per costruire una squadra capace di poter sfidare le grandi. L'Udinese invece vende subito i giocatori che fanno bene. Perché sono rimasto a Udine dopo il primo anno? IO sono arrivato perché volevo vincere, dico sempre che è facile andare a vincere all'Inter o al Barcellona, lo fanno tutti. Ma il mio calcio è diverso, voglio che tutti pensino a divertirsi giocando pensando che non sono secondi a nessuno. altrimenti chi ha più soldi vincerà sempre"

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