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Corsport: La Lazio su, Iachini giù

Per la prima volta giocavano dall’inizio e con l’assetto giusto. Immarcabili, imprendibili, devastanti. Un incubo per la difesa dell’Udinese, asfaltata con tre gol e uscita tra i fischi e la contestazione (inusuale) del Friuli.

Redazione

L'analisi del Corsport sulla vittoria della Lazio a Udine.

E’ la Lazio di Keita, Immobile e Felipe Anderson, il tridente dei sogni. Per la prima volta giocavano dall’inizio e con l’assetto giusto. Immarcabili, imprendibili, devastanti. Un incubo per la difesa dell’Udinese, asfaltata con tre gol e uscita tra i fischi e la contestazione (inusuale) del Friuli. Ma è anche e soprattutto la Lazio di Simone Inzaghi, bravo a tornare sui suoi passi dopo qualche esperimento oppure perché doveva solo aspettare il momento giusto per sganciarli. Prepara benissimo le partite. Non sbaglia una mossa e fa risultati. Gli serviva Keita in forma e poi sarebbe stato pronto dopo aver costruito in corsa un gruppo d’acciaio sostenuto dall’esperienza di Parolo, dalla corsa inesauribile di Lulic e da un difensore di classe mondiale come De Vrij. Già, perché la grande notizia è il ritorno dell’olandese a livelli d’eccellenza dopo un infortunio tremendo e un anno di inattività. Seconda vittoria consecutiva. Un colpo in trasferta per cominciare a pensare in grande o almeno all’Europa League, obiettivo dichiarato dalla società.  (...) SPAZIO. Un tempo per pilotare la partita, un quarto d’ora nella ripresa per chiuderla con un cinismo e uno strapotere impressionante. La Lazio dopo l’intervallo ha cambiato marcia in un modo semplice ma efficace: verticalizzando il gioco. Gli spazi si stavano aprendo e quando Keita ha lasciato la fascia per avvicinarsi a Immobile l’Udinese è crollata, devastata dalle ripartenze. Il raddoppio è arrivato dopo le occasioni fallite da Lulic e Felipe. De Vrij ha fermato in modo maestoso il blitz di Zapata e ha riavviato subito l’azione. Keita era sul filo del fuorigioco, si è aperto lo spazio con il corpo e ha dettato il passaggio in profondità di Felipe: era solo davanti a Karnezis, tocco morbido d’esterno per ingannare il greco in uscita e gol sotto il settore ospiti popolato dai tifosi della Lazio in festa. Era il nono. Quattro minuti dopo il tris calato da Immobile. Inserimento di Parolo e palla scaricata su Lulic, la sponda del bosniaco ha favorito Ciro, diagonale e doppietta. Questa Lazio può diventare grandissima e ha risorse infinite. 

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