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Gazzetta: Totò friulano che film… applausi

Di Natale disse no alla Juve per legarsi all’Udinese. Ha regalato gol e magie domani il Friuli gli dirà grazie, a fine storia

Redazione

Ampio spazio a Totò DiNatale sulla Gazzetta dello sport che gli dedica un'intera pagina a firma di Francesco Velluzzi.

Ciao campione. E grazie di tutto. È quel che si può dire ad Antonio Totò Di Natale che domani, contro il Carpi giocherà l’ultima volta con la maglia numero 10 dell’Udinese (dovrebbe entrare per 15 minuti).

(...) Una stagione che l’ha visto in campo solo 22 volte per 1206 minuti, con un solo gol, colpa dell’età, di qualche acciacco, di un calcio in cui occorre più correre che pensare con i piedi. Ecco, questo è il cruccio del campione: 208 gol in A, e il sogno di arrivare a 216 come Altafini e Meazza spezzato sul più bello. Non da lui, che, però, qualche errore strategico l’ha commesso. Ma un futuro nel club per lui non è previso anche se in più ruoli potrebbe essere utile. Perché Totò parla poco, ma sa farsi capire. E capisce di calcio e di affari.

(...) Lo vedono giocatore anche gli amici più cari. A partire dal tecnico della Samp Vincenzo Montella che per Totò è come un fratello maggiore: «Non sono così convinto che smetterà. E’ una mia sensazione. Lo dico con affetto perché abbiamo condiviso tanto: per lui e per l’Udinese si chiude un’epoca straordinaria e bellissima e l’applauso è sincero».

L’altro applauso arriva da Luciano Spalletti, che lo ha allenato e potrebbe un giorno chiamarlo nel suo staff: «Totò Di Natale è un marchio. Ha dentro i segreti del calcio... E’ nato per esaltare le qualità della squadra. Oltre ad avere una fase realizzativa da bomber vero aggiunge tecnica in rapidità nello stretto e un uno contro uno devastante per chi lo subisce... Per il futuro, come per quello di Francesco spero che faccia quello che ha desiderio di fare e io sarò sempre a sostegno della loro scelta. Mi ritengo un privilegiato perché ho potuto allenare due fenomeni come lui e Totti». 

 

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