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Il Gazzettino: Bruno, il gol e l’estro nel teatro dei sogni

Apertura de Il Gazzettino dedicata a Bruno Fernandes. – Sembra una trasferta impossibile, invece la classifica impone di provarci. Come si può mettere in crisi gente come Higuain? «A Napoli vedrete un’Udinese cambiata. Il tecnico ci...

Monica Valendino

Apertura de Il Gazzettino dedicata a Bruno Fernandes.

- Sembra una trasferta impossibile, invece la classifica impone di provarci. Come si può mettere in crisi gente come Higuain?

«A Napoli vedrete un'Udinese cambiata. Il tecnico ci ha chiesto una sola cosa: non ripetere la prestazione dell'Olimpico contro la Roma. Quindi ci prenderemo i nostri rischi, giocheremo a viso aperto e saremo pronti a tutto. Mai più una partita in difesa, sappiamo come va a finire. Proveremo a non farli giocare, a soffocarli mentre creano gioco».

- Ciò implicherà il tentativo di limitare il suo amico Allan. In che modo?

«Ci sentiamo ancora, sarà un piacere rivederlo in campo. Ero sicuro che a Napoli sarebbe esploso. Gli auguro il meglio, ma da lunedì. Domani voglio farlo diventare triste. Solo per una sera, però».

- Senza il capitano, là davanti tocca a lei.

«Il ruolo mi piace e spero mi consenta di trovare quello che mi manca: il gol. Voglio fare la differenza. Quest'anno gioco più da mezzala e mi sono concentrato anche sulla fase difensiva. Mi si chiedono più reti ed è giusto».

- Come si spiega una partenza così balbettante?

«Non riuscivamo a trovare il modo giusto di aggredire l'avversario e rischiavamo troppo. Ora abbiamo messo a posto la difesa e si vede. Subiamo molto meno, ma davanti dobbiamo migliorare. Ci manca ancora chi salta l'uomo, quello che faceva Pereyra».

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